Manovra, il governo non cambia idea. La bocciatura dell’Ue è vicina
Oggi, martedì 23 ottobre 2018, alle 13 i commissari europei si riuniranno a Straburgo per esaminare la manovra del governo italiano e la bocceranno.
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Oggi, martedì 23 ottobre 2018, alle 13 i commissari europei si riuniranno a Straburgo per esaminare la manovra del governo italiano e la bocceranno.
Un miliardo in tre anni dal taglio delle pensioni d’oro, a copertura della legge di bilancio. Da febbraio 2019, l’avvio della “quota 100” sulle pensioni.
Manovra: ultime news. Dopo la presentazione della nota al Def, Bruxelles ha boccia la manovra economica del governo gialloverde, per via del forte deficit.
Stamattima, mercoledì 3 ottobre 2018, a Palazzo Chigi si è tenuto un nuovo vertice sulla Manovra economica dopo quello chiuso nella nottata di ieri.
E’ stata approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, la Nota di aggiornamento al Def che presuppone un rapporto deficit/PIL al 2,4% per tre anni.
Il vertice di governo sulla manovra a Palazzo Chigi è durato oltre tre ore, si è discusso degli interventi principali previsti dal contratto di governo.
In commissione attività produttive è stata presentata la proposta di leggeche disciplina gli orari degli esercizi e limita le aperture nei giorni festivi.
Il governo ha l’obiettivo di inserire nella legge di Bilancio le tre riforme: riforma delle pensioni, reddito di cittadinanza e flat tax.
Il documento di economia e finanza non conterrà Flat tax e Reddito di cittadinanza, ma solamente proposte che abbiano le adeguate coperture finanziarie.
L’Osservatorio dei Conti Pubblici, diretto da Carlo Cottarelli, ha stilato un rapporto in cui si parla della proposta, presente nel contratto di governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle, di separare il costo della previdenza da quello dell’assistenza.
L’Anief ha commentato il contratto di governo stilato dal Movimento Cinque Stelle e dalla Lega soffermandosi sulle tematiche previdenziali. Il sindacato ritiene che sia necessario approfondire un punto in particolare tra quelli indicati nel documento, ossia l’estensione dei lavori usuranti