Legge di bilancio 2019: ecco la ‘manovra del popolo’!

Un miliardo in tre anni dal taglio delle pensioni d’oro, a copertura della legge di bilancio. Da febbraio 2019, l’avvio della “quota 100” sulle pensioni.

Legge di bilancio 2019: ecco la 'manovra del popolo'!

Un miliardo in tre anni dal taglio delle pensioni d’oro, a copertura della legge di bilancio. Da febbraio 2019, l’avvio della “quota 100” sulle pensioni, che prevede la demolizione della legge Fornero. Accordo sulla pace fiscale con aliquota al 20% e tetto massimo di 100 mila euro. Ecco alcune delle misure previste nel Documento programmatico di bilancio, che è stato approvato dal consiglio dei ministri.

Conte: “Mantenute le promesse!”

Il premier Conte, in una conferenza stampa, si è dichiarato “soddisfatto per aver mantenuto tutte le premesse“. Il ministro per l’Economia, Giovanni Tria, ha aggiunto che “la manovra riflette quanto illustrato nella nota di aggiornamento al Def, non vogliamo far saltare l’Europa“. Tria ha poi smentito le voci secondo le quali avrebbe lasciato la guida del Mef dopo l’approvazione della manovra.

Il funzionamento della pace fiscale.

Con la pace fiscale, che partirà immediatamente, si potrà sanare il contenzioso con il fisco “pagando il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso di vittoria al secondo grado (al primo grado è il 50) senza sanzioni o interessi”, riducendo “moltissimo il contenzioso in Cassazione”. Allo stesso tempo, con la rottamazione ter delle cartelle Equitalia saranno spazzate “via sanzioni e interessi per tutti (le sanzioni possono arrivare fino al 150% in Italia), dilazionando in 20 rate trimestrali, cioè in 5 anni”. Con “la dichiarazione integrativa sarà introdotto una tassazione al 20 sul maggiore imponibile Irpef dichiarato nei 5 anni precedenti con un tetto di 100mila euro. Il massimo dichiarabile è di 1/3 sull’imponibile dell’anno precedente”.

Superamento della legge Fornero e quota cento.

Il superamento della legge Fornero ha l’obiettivo di garantire la possibilità di andare in pensione a chi, tra età e contributi, arriva a ‘quota cento’. Si dovrebbe partire dalla combinazione 62-38, ovvero il minimo di 62 anni di età e 38 di contributi. Il costo è di sette miliardi di euro e il meccanismo, come annunciato, partirà da febbraio. Luigi Di Maio, nella conferenza stampa dopo l’approvazione del Dpb, ha detto che l’anno prossimo sarà confermata ‘opzione donna’ per il pensionamento anticipato.

Dal taglio delle pensioni d’oro un miliardo in tre anni. 

Il taglio delle pensioni sopra i 4.500 euro netti al mese nella parte di assegno non coperta dai contributi pagati porterà nelle casse dello Stato un miliardo di euro nell’arco di un triennio. La precisazione del periodo di tempo è arrivata dopo gli annunci di Luigi Di Maio.

Il reddito di cittadinanza

Per il M5S servono 9 miliardi (di cui 2,6 da attingere dalle risorse già stanziate per il Rei) a cui aggiungere un ulteriore miliardo destinato al rafforzamento dei centri per l’impiego. L’attivazione della misura scatterà, come annunciato da Luigi Di Maio in conferenza stampa, nei primi tre mesi del 2019. Non è ancora chiaro come verrà versato l’assegno da 780 euro, ma secondo quanto annunciato finora verrà caricato sul bancomat con un monitoraggio degli acquisti. Il sostegno sarà garantito solamente a patto di frequentare corsi di formazione e di prestare otto ore a settimana di lavoro socialmente utile. Il reddito verrà meno dopo il rifiuto di tre offerte di lavoro, ma con una specifica “geografica”, con l’obiettivo di non penalizzare cioè chi non accetterà come prima offerta un’occupazione al di fuori della propria città o Regione.

La flat tax per gli autonomi.

Per quanto riguarda la flat tax per i lavoratori autonomi, cavallo di battaglia elettorale della Lega, si parte dal forfait già esistente: 15% per i professionisti con ricavi fino a 30.000 euro e per le altre categorie con ricavi fino a 50.000 euro. L’obiettivo della manovra è estendere la platea ad autonomi, Snc, Sas e Srl che optano per il regime di trasparenza con ricavi fino a 65.000 euro. Dai 65.000 ai 100.000 euro si pagherà invece un 5% addizionale.

Salvini: promesse mantenute. Di Maio: nuovo contratto sociale!

“Dopo averlo dimostrato sull’immigrazione e la sicurezza, anche su temi economici continuiamo a mantenere le promesse con gradualità e coraggio. Fornero, flat tax, Equitalia: anche su questi temi siamo il cambiamento”, ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. E su Facebook è intervenuto anche Luigi Di Maio, che rincara: “”Questa non è una semplice manovra, è un Nuovo Contratto Sociale che lo Stato stipula con i cittadini. Vengono ristabiliti diritti che erano stati calpestati, vengono eliminati privilegi che erano stati dati per scontati e vengono fatti investimenti che si aspettavano da decenni”.

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