Riforma pensioni: novità su Opzione Donna, pensioni anticipate, Ape, esodati, Quota 100, 41, sostenibilità!

Riforma pensioni: tutte le ultime news sulle pensioni anticipate, esodati, opzione donna, quota 100, 41, sostenibilità dei conti, risoluzioni al Def.

Rivalutazione delle pensioni: nuova ipotesi di modifica del meccanismo di indicizzazione in Legge di Bilancio

Acceso è il dibattito sulle nuove misure proposte dal governo sul fronte delle pensioni, che vanno inserite nel quadro generale della finanza pubblica e che richiedono una sostenibilità economica ed adeguate coperture. Molto di dibatte sulla cosiddetta Quota 100, intesa come somma tra età anagrafica ed anni di contributi versati.

Modifiche legge Fornero: le posizioni di Matteo Salvini e Cesare Damiano a confronto!

In questi giorni, il vicepremier Matteo Salvini, ospite ad Agorà ha dichiarato che l’obiettivo sul fronte riforma delle pensioni è quello di procedere al superamento della Legge Fornero:”Entro l’anno si comincia a smontare la legge Fornero ripartendo da quota 100“.

Cesare Damiano, esponente del Pd, ex presidente della commissione lavoro alla Camera nella scorsa legilastura, ha così commentato le ultime dichiarazioni del ministro dell’Interno:«Salvini continua a ripetere che ‘smontiamo la legge Fornero entro l’anno’. Avendola noi smontata davvero nella precedente legislatura, per 5 anni di fila, restituendo 20 miliardi di euro ai pensionati, saremmo contenti che si completasse l’opera”.

Lo scetticismo di Damiano su Quota 100 a partire dai 64 anni di età.

Damiano mostra un certo scetticismo sulla proposta di Quota 100 a patire dai 64 anni di età:“Ma se la proposta è una Quota 100 che parte dai 64 anni di età, si corre il rischio di peggiorare la normativa esistente, non di migliorarla, e di non smontare un bel niente. Sarebbe pura propaganda. Sarà interessante assistere al confronto tra Salvini e Giovanni Tria, ministro dell’Economia, quando ci sarà la legge di Bilancio: il primo, non bada a spese; il secondo, ha già invocato l’equilibrio dei conti”.

Ape strutturale, Quota 100 a partire da 63 anni, nona salvaguardia, proroga opzione donna: gli biettivi prioritari da realizzare nella prossima legislatura.

Damiano, all’agenzia Adnkronos, rilancia anche quelli che dovranno essere gli obiettivi da perseguire nella prossima legislatura sul fronte pensioni e previdenza:“Noi, tra i litiganti, vorremmo un passo avanti a favore dei lavoratori: una Quota 100 che non parta al disopra dei 63 anni di età, la conferma dell’Ape, la nona salvaguardia per gli esodati e la continuazione della sperimentazione di Opzione Donna”.

Modifiche legge Fornero, quota 100, flessibilità in uscita, età pensionabile: la posizione di Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil.

Al congresso nazionale della Uil, il segretario Carmelo Barbagallo, ha così commentato le proposte dell’esecutivo sul fronte pensioni: “La legge Fornero è come un muro che pezzo dopo pezzo intendiamo smontare. Senza però soluzioni generalizzate“.

Barbagallo crede che siano velleitarie le promesse di totale abolizione della legge Fornero – «ci vorrebbero 70 miliardi di euro», mentre si potrebbe «definire una flessibilità in uscita a partire dai 63 anni, favorendo nel contempo l’ingresso al lavoro stabile dei giovani».

Per quel che attiene alla quota 100, per il segretario generale della Uil “può funzionare per i lavoratori che hanno un numero rilevante di anni di contributi. Rischia invece di essere una beffa per i giovani che, entrando tardi nel mondo del lavoro a tempo pieno e costante, vedrebbero paradossalmente aumentare la loro soglia per l’età pensionabile“.

Riforma delle pensioni: la posizione della UBS Toscana!

Con una lunga nota, l’Unione Sindacale di Base della Toscana, rilancia la battaglia per la difesa delle pensioni  e la previdenza pubblica. Sottolinea l’USB Toscana: “Con la scusa del pareggio di bilancio in costituzione i Governi negano la possibilità di aumento della spesa sociale, questo significa che come già avvenuto nel recente passato, che ci saranno pesanti tagli alla sanità, alle pensioni, così come sarà quasi impossibile procedere alla revisione della Legge Fornero.

L’INPS è sottoposta da tempo ad un processo di ristrutturazione che prevede esternalizzazione delle prestazioni, riduzione della possibilità di accesso da parte di lavoratori e pensionati, riduzione progressiva e sistematica degli operatori con scadimento voluto delle prestazioni ancora garantite non si sa per quanto”.

USB Toscana rilancia la necessità di una lotta comune in difesa della previdenza pubblica, del diritto alla pensione e a un lavoro dignitoso.

Sottolinea l’USB Toscana:”Si vuole spingere l’opinione pubblica verso la condivisione di una privatizzazione completa della previdenza pubblica di cui l’INPS è garante e simbolo. Il nostro presidio davanti la sede INPS di Firenze non è solo l’espressione di solidarietà verso i dipendenti dell’ente, ma è il segnale della necessità di una lotta comune in difesa della previdenza pubblica, del diritto alla pensione e a un lavoro dignitoso. Oggi chiediamo la tua firma come primo atto di iniziativa democratica che può consentire la ripresa delle lotta sociali in difesa dei diritti fondamentali messi in discussione da UE e governi affini.”

Continua l’impegno di Walter Rizzetto e FdI sul fronte riforma delle pensioni.

Intanto, procede l’impegno di Fratelli D’Italia sul fronte riforma pensioni. Walter Rizzetto, esponente di Fratelli d’Italia, su Facebook ha riportato il testo, nella parte inerente alle pensioni, contenuto nella risoluzione di FdI al Documento di Economia e Finanza. Nel commento al post Rizzetto scrive:”Gli impegni presi con le categorie al cui fianco sono stato per molti anni e sempre sarò sono messi nero su bianco nel primo importante provvedimento che si voterà alla Camera in settimana. Vediamo che succede.#esodati #ozionedonna #Q41 #adv #fratellidItalia #fdi #opencamera”.

La risoluzione al Documento di Economia e Finanza di Fratelli d’Italia.

L’onorevole Walter Rizzetto, nel post pubblicato su Facebook, richiama l’attenzione sulla questione degli esodati. “La riforma del sistema previdenziale attuata con la legge Fornero, che irrigidendo drasticamente i requisiti per l’accesso alla pensione, ha prodotto la tristemente nota categoria degli esodati, ha determinato squilibri, ai quali è necessario porre rimedio in via definitiva, intervenendo al fine di garantire maggiore flessibilità per l’accesso al trattamento pensionistico”.

Ed ancora si legge:”Le otto salvaguardia fino ad oggi introdotte non sono state sufficienti, poiché hanno escluso circa 6000 esodati, e pertanto è prioritario procedere alla nona salvaguardia per consentire l’accesso all’assegno pensionistico a questa platea di persone, utilizzando le risorse finanziarie avanzate dalle precedenti salvaguardie, in particolare dall’ultima, che ha tutelato solo metà delle posizioni inizialmente previste”.

La proroga di Opzione Donna nella risoluzione di Fratelli d’Italia.

Va, inoltre, prorogata, almeno al 31 dicembre 2019, la misura sperimentale Opzione donna, prevista dalla legge n. 243/2004 e successive modifiche, che consente alle lavoratrici di 57-58 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi di andare in pensione con un assegno calcolato con il sistema contributivo”.

Nel testo della risoluzione poi viene sottolineato: “Inoltre, vanno adottate idonee misure affinchè detto regime diventi strutturale e sia esteso anche agli uomini, considerato che lo stesso viene applicato a fronte dei contributi effettivamente versati dall’interessato, in anni di lavoro”.

Rizzetto rilancia Quota 41.

Inoltre Rizzetto rilancia il riconoscimento dell’accesso all’assegno previdenziale per tutti coloro che hanno maturato 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica, attraverso lo strumento di quota 41, che, ad oggi, viene applicato solo per alcune categorie di lavoratori.

Risoluzione Lega e Movimento 5 Stelle sul Documento di economia e finanza, premessa della legge di bilancio del 2019. 

Via libera della Camera e del Senato alla Risoluzione di Lega e Movimento 5 Stelle sul Documento di economia e finanza, premessa della legge di bilancio del 2019. Un atto che sollecita il governo ad eliminare gli aumenti dell’Iva previsti per il prossimo anno e a varare subito i primi provvedimenti previsti dal Contratto di programma, anche se nel rispetto degli impegni europei, ed in un’ottica di riduzione del debito pubblico.

La cosa più importante, per il ministro dell’Economia Tria, è crescere di più, spingendo sugli investimenti, per tornare a chiedere alla Ue il loro scomputo dal deficit, e anche sulle riforme previste dal programma, ma con giudizio. “Dovranno essere adeguatamente coperte, e valutate per l’impatto sulla crescita e i conti pubblici”, ribadisceTria, secondo il quale anche la semplificazione e la «riduzione progressiva della pressione fiscale» dovranno essere «programmate in linea ad un andamento coerente della spesa pubblica».

Nel suo intervento alla 244° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, ha anche commentato i recenti dati Istat sul PIL, che confermano che “l’economia italiana è in ripresa, ma rimane elevata la pressione fiscale, al 42,5% nel 2017, l’evasione fiscale e contributiva nel 2015 ha raggiunto i 110 miliardi di euro“.

Tria ha spiegato che la corruzione e la criminalità organizzata limitano le potenzialità di crescita dell’economia. “dobbiamo affrontare con determinazione queste sfide”. Da parte sua, il Ministro dell’Economia garantisce che l’esecutivo adotterà politiche per il contrasto all’evasione fiscale e alle frodi. “Solo attraverso questo contrasto – ha spiegato – si potranno avere più risorse per sostenere la crescita dell’economia“.

Le misure sulle pensioni proposte dal nuovo governo e la loro sostenibilità economica.

Intanto, tra le misure sulle pensioni proposte dal nuovo governo, la Quota 100 potrebbe portare ad un aggravio sui conti dell’Inps (ovvero sui conti pubblici) e risulta quindi necessario riuscire a trovare una copertura dei costi. “Gli interventi relativi alle riforme strutturali sulle quali il Governo è impegnato, sia dal lato fiscale sia dal lato della spesa pubblica, andranno adeguatamente coperti“, ha spiegato il Ministro dell’Economia.

Fisco e pensioni, l’analisi di Domenico Proietti:”Lotta all’evasione fiscale e più risorse a lavoratori e pensionati”.

D’accordo anche Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, che dichiara: “Una delle priorità fondamentali che il nuovo Governo deve affrontare è imprimere una svolta alla lotta all’evasione fiscale: un gravissimo reato che mina le basi democratiche ed economiche della società italiana. Un’ingiustizia che colpisce due volte i lavoratori dipendenti e i pensionati, cittadini che fanno il loro dovere con il fisco”.

“La Uil ritiene giusto dispiegare una concreta volontà politica amministrativa e giuridica per contrastare questo odioso fenomeno. Tutte le risorse recuperate devono essere integralmente e contestualmente destinate a tagliare le tasse ai lavoratori e pensionati. Questo deve essere l’obiettivo che il Governo deve perseguire, perché dare più risorse a milioni di lavoratori e pensionati genera quel circolo virtuoso che, tramite il rilancio dei consumi, aumenta la domanda interna e rafforza la ripresa economica“, conclude.

Di Maio e Zanetti su Flat Tax e reddito di cittadinanza.

In questo scenario di preoccupazione per la sostenibilità delle misure di riforma nel quadro della finanza pubblica, Di Maio garantisce che Flat tax e reddito di cittadinanza non saranno rinviati sine die. Lo ha assicurato il vicepremier su La7. “Il mio più grande obiettivo è mettere i centri per l’impiego in condizione di funzionare veramente la grande emergenza italiana è il lavoro e la precarietà. Quindi, il nostro obiettivo fondamentale come M5s, ma anche del contratto di governo, è centri dell’impiego che funzionino e reddito di cittadinanza”.

Di Maio ha aggiunto che “il ministro Tria ha ragione, e io condivido tutte le sue parole, ha detto che dobbiamo ridurre il debito pubblico. Il tema è la ricetta per ridurre il debito pubblico. Negli anni, per ridurlo si tagliava la sanità, le pensioni e il welfare.

Adesso stiamo dicendo facciamo gli investimenti con più margine di bilancio. Io abolirei la parola flessibilità, che mi ricorda Renzi che quando andava in Europa prendeva più soldi e li metteva nei bonus. Quello è di quanto più lontano ci sia dal nostro governo.

La nostra idea è cominciare a fare investimenti in infrastrutture e nel reddito cittadinanza, una riforma strutturale della tassazione come la flat tax che permette alle imprese di avere respiro e produrre di più. Queste cose le dobbiamo ottenere sia con la spending review, ma soprattutto da fine giugno ai tavoli europei quando si deciderà nei prossimi sette anni come spendere i soldi a livello europeo. Abbiamo messo centinaia di miliardi di euro nei fondi salva-banche, ora cominciamo a mettere centinaia di miliardi nei fondi salva-cittadini e salva-poveri”.

Per l’ex Viceministro dell’Economia Enrico Zanetti la flat tax rimane la misura maggiormente funzionale, quella su cui il governo dovrebbe concentrarsi in maniera prioritaria anche a costo di rinunciare ad altri propositi come il reddito di cittadinanza e gli interventi sulle pensioni“. Ai microfoni di Radio Cusano Campus ha sottolineato che si tratta di una misura per aiutare le famiglie riducendo le imposte.

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