Riforma pensioni: quesiti su Quota 100. Dubbi sul “tesoretto”

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni e Quota 100. Spunta un tesoretto. Le dichiarazioni di D'Achille e Ghiselli. L'Inps fornisce chiarimenti sull'accesso a Quota 100.

Riforma pensioni, Quota 100: il decretone passa alla Camera

Si avranno davvero dei risparmi dalle risorse stanziate per il Reddito di cittadinanza? Mauro D’Achille, amministratore del gruppo “Lavoro e pensioni: Problemi e soluzioni”, invita alla cautela. “È stata approvata una legge su pensioni e RDC completamente a debito, di cui pagheremo le conseguenze chissà per quanto tempo, sovrastimando la spesa, ed ora,dopo nemmeno venti giorni dalla sua entrata in vigore ci vengono a dire che ci sarà un tesoretto risparmiato?“, ha osservato. “Si avvicinano le elezioni ed aumentano le promesse”, ha sottolineato D’Achille.

Frattanto le domande per l’accesso all’altra misura pilastro del contratto di Governo, le pensioni anticipate con Quota 100, continuano ad aumentare. Alle 17 del 16 aprile 2019 sono state inoltrate 119.978 istanze, di cui 42.999  provenienti da lavoratori dipendenti e 40.221 dalla Gestione Pubblica. Resta sempre molto alto il divario tra le domande presentate dalla donne, arrivate a quota 31.601, rispetto a quelle presentate dagli uomini che sono 88.377.

Quota 100, Ghiselli:”Misura temporanea e marginale”

Dati alla mani, la nuova misura per le pensioni anticipate mostrai suoi limiti. Per il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli: “Quota 100, resta una misura temporanea e marginale, a partire dai numeri: 117.000 le domande presentate, di queste, oltre il 18% sono state respinte”. “Di sicuro, non c’è stato un boom di domande, anzi, la cifra è assai inferiore a quella che il governo aveva auspicato, malgrado la propaganda alimentata in questo periodo”, ha precisato Ghiselli a RadioArticolo1.

“Oltretutto, è una misura che interessa soprattutto i lavoratori delle grandi aziende del Nord, più forti e più solide, e i dipendenti del pubblico impiego, mentre penalizza fortemente il lavoro discontinuo, le piccole imprese, il Mezzogiorno ed è poco adatta alle donne: stando alle domande presentate, ha coinvolto il 26% di esse, una quota bassissima. Insomma, alla fine credo non sia un provvedimento così appetibile per i lavoratori”, ha aggiunto il segretario confederale Cgil.

“Probabilmente, il governo si è distratto. Aveva preso alcuni impegni con noi sulle pensioni, ma non li ha mantenuti: il primo era quello di valutare le proposte del sindacato, gli emendamenti che avevamo presentato al decreto dell’esecutivo, per poi riconvocarci. Non c’è stato l’incontro, né tantomeno abbiamo avuto risposte e alla fine il decreto è rimasto immutato”, ha puntualizzato Ghiselli, per il quale bisogna “uscire dall’attuale situazione d’incertezza e provvisorietà, data anche dalla stratificazione di microriforme che si sono succedute negli anni”.

“Oltretutto, una vera riforma pensionistica non c’è da tanto tempo,  perché la ‘Fornero’ è stata più che altro una misura finanziaria, che ha creato anch’essa storture. In tale quadro, chi ne esce penalizzato sono soprattutto le fasce deboli del mondo del lavoro. E lo saranno i giovani in prospettiva”, ha concluso l’esponente sindacale.

Le precisazioni dell’Inps su Quota 100

L’Inps ha fornito alcuni chiarimenti sull’accesso a Quota 100 con il messaggio n. 1551/2019. Per quanto riguarda la possibilità di applicare le disposizioni in materia di maggiorazione dell’anzianità contributiva e di rivalutazione dei periodi di lavoro ai fini del perfezionamento del requisito contributivo per il diritto alla pensione Quota 100, l’Ente ha precisato che ai fini del conseguimento della pensione Quota 100 si applicano tutte le disposizioni, tempo per tempo vigenti, in materia di maggiorazione dell’anzianità contributiva (ad esempio, non vedenti, invalidi in misura superiore al 74%, etc.) e rivalutazione dei periodi di lavoro (ad esempio, lavoro svolto con esposizione all’amianto, etc.) per il conseguimento della pensione anticipata.

Per la valutazione dell’anzianità contributiva per il conseguimento della pensione Quota 100 calcolata con il sistema contributivo, viene chiarito che, ai fini del computo dell’anzianità contributiva di 38 anni, richiesta per il conseguimento della pensione Quota 100 calcolata con il sistema contributivo, non concorrono le  anzianità  derivanti  dalla prosecuzione volontaria dei  versamenti contributivi;  la contribuzione accreditata per i periodi di lavoro precedenti il raggiungimento del diciottesimo anno di età è moltiplicata per 1,5; è valorizzata la contribuzione figurativa, compresa quella accreditata per i periodi di malattia e di disoccupazione o equiparati (ad esempio, periodi di percezione dell’indennità di ASpI, di Mini-ASpI, etc.).

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