Riforma pensioni, Legge di Bilancio 2020 e questione esodati: l’analisi di Luigi Metassi

Le dichiarazioni esclusive di Luigi Metassi sulla riforma delle pensioni giallo-verde, la Legge di Bilancio 2020 e gli esodati non salvaguardati.

Riforma pensioni: Opzione donna, Quota 100 ed esodati, le ultime novità

Luigi Metassi, amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati” ed ideatore del blog “Il Volo della Fenice”, ha svolto in esclusiva per MyMagazine un’analisi della situazione politica che si è venuta a creare dopo le elezioni. Per Metassi: “Che questo governo difficilmente sopravviverà alla primavera era prevedibile prima e lo è a maggior ragione ora che la UE si appresta ad emanare una procedura d’infrazione nei nostri confronti.

La Legge di Bilancio 2020 sarà verosimilmente durissima e nessuno degli attuali partiti di governo ci potrebbe vedere un utile ad affrontarla con relative ricadute sui consensi. Non può vedercelo il Movimento 5S che dalle recenti consultazioni europee ha potuto constatare le preoccupanti dimensioni della sua attuale debacle e nemmeno ce lo può vedere la Lega la quale però, in caso di un anticipato scioglimento delle camere, potrebbe ancora monetizzare l’attuale trend positivo dei consensi per ricollocarsi al governo, rafforzata e con altra veste,  prima dell’inevitabile redde rationem d’autunno”, ha osservato l’amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”.

“Se gli eventi dovessero confermare questa prospettiva, gli spazi per qualsiasi iniziativa di legge, che esuli dalla normale amministrazione, sarebbero sostanzialmente azzerati fino all’insediamento di un nuovo governo. La qual cosa potrebbe anche richiedere tempistiche poco più che canoniche, tanto paiono ormai evidenti le strategie in campo ma, anche nella migliore delle ipotesi, si arriverebbe appena in tempo per la presentazione della Legge di Bilancio 2020 con tutte le incertezze che tale contesto ogni volta riserva soprattutto nei confronti delle problematiche elettoralmente meno appetibili”, ha precisato Metassi.

La riforma delle pensioni giallo-verde e l’UE

L’amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”, nella sua analisi, ha toccato anche il tema delle riforma delle pensioni 2019 e della lettera inviata dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria all’UE. “In quanto alla UE, come riporta anche il vostro sito, Di Maio si sarebbe detto rinfrancato perché «Nella lettera scritta dal Mef all’Europa è stato cancellato il passaggio che prevedeva tagli alla spesa sociale, vale a dire ai servizi, agli ospedali, tagli al lavoro e a Quota 100».

Buon per lui se questo è sufficiente a rasserenarlo ma intanto restiamo in attesa di una probabile contestazione di infrazione dei patti e alla conseguente necessità di rivedere la manovra di parecchi miliardi. Parrebbe perfino superfluo dover rimarcare come tale eventualità potrebbe facilmente comportare risvolti negativi sulla durata di Quota 100, Ape e Opzione Donna, in conseguenza di un possibile esercizio dalla clausola di salvaguardia”, ha sottolineato Metassi.

Pensioni ed esodati non salvaguardati

Metassi ha spiegato a MyMagazine che la risoluzione della drammatica questione degli esodati non salvaguardati non è ancora vicina. “Che la situazione sia più che mai in stallo è palese”, ha precisato l’amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”.

“A tale proposito, voglio rimarcare come il “Comitato Esodati Licenziati e Cessati”, che da sempre sostiene come la questione degli esodati sia materia di Diritto – cosa ben diversa da una semplice aspettativa di tutela – per cui non può esistere altra soluzione al di fuori di una nuova salvaguardia o della riapertura dei termini dell’ultima, abbia sempre messo in guardia per l’inapplicabilità ma anche per l’incertezza delle soluzioni alternative che altri propugnano. Oggi, i fatti stanno purtroppo rafforzando tali timori.

Nel tempo e soprattutto l’introduzione delle nuove forme di scivolo pensionistico, ancorché sperimentali e in divenire, hanno reso molto eterogenei gli obiettivi degli esodati. C’è chi, ormai prossimo ai requisiti di Quota 100, intravvede la soluzione personale e pensa di traguardare con la pace contributiva ovviando a tempistiche diversamente più lunghe. C’è chi accetterebbe ponti tampone come l’Ape perché, a ben vedere, la sua pensione non raggiungerebbe comunque importi sensibilmente superiori. C’è chi subirebbe penalizzazioni economiche eccessive e c’è chi invece (in particolare le donne con carriere discontinue) non ha oggettive alternative alla salvaguardia. Infine c’è chi, consapevole o meno che sia, si ritiene esodato senza esserlo e la sua unica via d’uscita risiederebbe in qualche soluzione creativa e sorda alla specificità del Diritto (ma questo è un altro discorso).

Consapevoli di questa disomogeneità di aspettative e certi di aver ben chiarito alle istituzioni la propria visione del problema corredando le soluzioni possibili di adeguata documentazione, convinti della inutilità di prestarsi allo stucchevole, fino a diventare inopportuno, gioco a rimpiattino col politico o col funzionario di turno, ritenuto non esservi altro da aggiungere nei confronti della politica, come coordinatori del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” abbiamo ritenuto di rimettere ai diretti coinvolti l’attività strategica nei confronti della politica per dedicarci maggiormente all’informazione e ai rapporti con i media”, ha precisato Metassi.

“Il Ministero conosce molto bene la proposta del nostro Comitato e di altri che l’hanno fatta propria, conosce le ragioni per le quali chiediamo la salvaguardia e non soluzioni assistenziali, sa che il potere legislativo è di esclusiva pertinenza del Parlamento e non è vincolato agli orientamenti dei cittadini. Il Ministero ha avuto modo di esplorare gli orientamenti di tutti i comitati: a cominciare da quelli maggiormente ancorati ai principi costituzionali e al Diritto, per finire a quelli dalle visioni più fantasiose. Decida o sarà il governo – e nessun altro – a non aver voluto sanare il dramma degli esodati”, ha concluso l’amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”.

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