Riforma pensioni: cosa aspettarsi dalla Legge di Bilancio 2020?

La riforma delle pensioni giallo-verde proseguirà con l'introduzione di Quota 41? le novità attese dalla Legge di Bilancio 2020.

Riforma pensioni: Quota 100 e rivalutazione. Le ultime novità

Le riforma delle pensioni del Governo giallo-verde è iniziata con l’introduzione delle pensioni anticipate con Quota 100. Ulteriori modifiche al sistema previdenziale previste dal contratto stipulato dalla Lega e dal Movimento Cinque stelle sono chiaramente legate alla durata stessa del Governo. Nel capitolo del contratto di Governo:” PENSIONI. STOP LEGGE FORNERO”, si legge: “Occorre provvedere all’abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma delle pensioni cd. “Fornero”, stanziando 5 miliardi per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse.

Daremo fin da subito la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti. Inoltre è necessario riordinare il sistema del welfare prevedendo la separazione tra previdenza e assistenza. Prorogheremo la misura sperimentale “opzione donna” che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili”.

Il messaggio del Premier Conte a Di Maio e Salvini

Il Premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha tirato le somme degli interventi compiti dal Governo Lega- Movimento Cinque Stelle ed ha indicato la strada che dovrà seguire il Governo da lui presieduto, lanciando un vero e proprio ultimatum alle forze politiche di maggioranza. “Se non ci fosse una chiara assunzione di responsabilità come da me richiesto, e attenzione, se i comportamenti non fossero coerenti e conseguenti, molto semplicemente con la trasparenza e con la lealtà della mia azione e nel rispetto delle procedure costituzionali, rimetterò il mio mandato nelle mani del Presidente della Repubblica al quale colgo l’occasione per rinnovare la mia profonda stima e il mio sentimento di gratitudine per il sostegno e per i consigli che mi ha sempre voluto onorare fin dall’inizio del mio mandato. E’ dunque compito delle forze politiche decidere. Chiedo una risposta chiara, inequivoca e anche rapida perché il Paese non può attendere”, ha dichiarato Conte.

Il Presidente del Consiglio nel suo discorso ha toccato anche il tema delle recenti elezioni.”La consultazione elettorale ha offerto un dato complessivo molto significativo. A distanza di quasi un anno dall’inizio del governo, i cittadini italiani confermano e anzi rafforzano, seppur di poco, la fiducia verso questa esperienza di governo. La distribuzione, però, del consenso all’interno delle forze di maggioranza si è notevolmente modificata. La Lega ha riscosso un successo molto significativo, il Movimento 5 Stelle è uscito fortemente penalizzato dall’ultima competizione, quella europea. Trattandosi di una consultazione appunto europea, mirata a eleggere parlamentari europei, non ha ricadute dirette nella distribuzione delle forze rappresentate in Parlamento, nel nostro Parlamento”, ha precisato il Premier.

Tenuta del Governo e Legge di Bilancio 2020

Riferendosi alle crescenti preoccupazioni circa la tenuta del Governo in carica, Conte ha dichiarato: “Abbiamo un compito molto impegnativo: dobbiamo preservare il patrimonio di fiducia – e qui mi rivolgo direttamente ai cittadini – di cui voi ci avete investito sin dal primo giorno. A voi tutti ho promesso che questo sarebbe stato il Governo del Cambiamento e vi assicuro che sarà il Governo del Cambiamento sino all’ultimo giorno. Non posso essere certo della sua durata: non dipende solo da me. Ma posso garantirvi che sino all’ultimo giorno, sino all’ultima ora, questo sarà il Governo del Cambiamento: per la chiarezza di intenti; per la trasparenza delle decisioni; per la determinazione con cui perseguiremo il bene comune e i vostri interessi”.

Per quanto riguarda la prossima legge di Bilancio, il Premier ha chiarito: “Più in generale dobbiamo lavorare a una manovra economica che, diciamolo francamente, si preannuncia complessa e basata su una incisiva spending review, su una efficace rimodulazione del sistema di tax expenditures, avendo cura di non aumentare l’IVA. Saremo chiamati a fare scelte delicate che richiedono forte condivisione. Dovremo riuscire a perseguire una politica di segno espansivo, come fin qui abbiamo fatto tenendo però in ordine i conti. Perché l’equilibrio di finanza pubblica ci è imposto non tanto e solo dalle regole europee, che rimangono in vigore fin quando non riusciremo a cambiarle, ma dal fatto che siamo costretti a finanziare il nostro debito sovrano sul mercato, per cui rimaniamo esposti alla fiducia degli investitori. E chi conosce i mercati sa che occorrono parole univoche e chiare da parte di tutti i componenti del governo e, aggiungo, anche da parte degli esponenti parlamentari delle forze di maggioranza”.

Pensioni anticipate: Proroga di Opzione donna

Il sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, ha dichiarato che con la Legge di Bilancio 2020 Opzione donna verrà prorogata al 31 dicembre 2019, consentendo l’acceso alla misura anche alle lavoratrici nate nel ’61, attualmente escluse per motivi anagrafici.

Secondo Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social: “Non si può né si deve proporre alle donne “una zattera di salvataggio”che vale solo se sei nata nell’anno premiato in quella specifica legislatura: #disincateniamoci dal giogo irrispettoso, molesto ed intollerabile che si vuole imporre alle donne con la proroga della misura dell’Opzione Donna che continuano a promettere con il limite angosciante del “di anno in anno”, le Donne non sono naufraghi da salvare ma lavoratrici da rispettare, come tutti gli altri!”.

Pensioni ed esodati non salvaguardati

Le ultime novità sugli esodati non salvaguardati vengono da Elide Alboni, amministratrice del Comitato “Esodati licenziati e Cessati”. “Ci giunge informazione che oggi a Tivoli l’Esodata Santina Di Pietro è riuscita a parlare con il Vicepremier Matteo Salvini. Gli ha risottolineato l’esigenza della Salvaguardia e o la riapertura delle domande della lg 232/2016 per i 6.000 Esodati rimasti esclusi dal Diritto pensione.

Salvini ricorda la problematica (!!! = l‘ ha scritta nel suo programma elettorale !)) e l’ha reindirizzata per competenza al Sottosegretario Claudio Durigon. Al sottosegretario lei ha rispiegato brevemente la situazione e la richiesta di Nona Salvaguardia consegnando un ennesimo documento dei 6.000″, ha scritto in un post.

Salvini non deve continuare a nascondersi dietro a Durigon. La salvaguardia è cosa del MdL, questo è chiaro, ma Durigon è Lega e la Lega risponde a Salvini. È trascorso più di un anno dall’insediamento della legislatura e ancora stiamo aspettando di sapere cosa il governo intenda fare per gli esodati e quando. Di chiacchiere ne sono state fatte più che a sufficienza. Ora Matteo Salvini deve agire mettendoci la faccia”, ha commentato Luigi Metassi, amministratore del Comitato “Esodati licenziati e Cessati.

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