Riforma pensioni e Legge di bilancio: le novità per i lavori gravosi

Le ultime novità sulle pensioni dall'approvazione della Legge di Bilancio 2020. Le dichiarazioni di Conte, Pedretti, Furlan e Barbagallo.

Pensioni 2018: età pensionabile e flessibilità in uscita

Ieri, 1°gennaio 2020, è entrata in vigore la legge n. 160 del 27 dicembre 2019: “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”. Tra gli interventi annunciati da tempo vi è l’istituzione di una una Commissione tecnica incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni in relazione all’età anagrafica ed alle condizioni soggettive dei lavoratori, anche derivanti dall’esposizione ambientale o diretta ad agenti patogeni. L’istituzione di tale Commissione è prevista con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2020.

La Commissione è presieduta dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato ed è composta da rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero della salute, del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Istat, dell’Inps, dell’Inail e del Consiglio superiore degli attuari, nonché da esperti in materie economiche, statistiche e attuariali designati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori,

La Commissione sui lavori gravosi

La Commissione entro il 31 dicembre 2020 dovrà acquisire elementi conoscitivi e metodologie scientifiche a supporto della valutazione delle politiche statali in materia previdenziale e assistenziale. Entro i dieci giorni successivi al termine dei lavori, il Governo presenterà alle Camere una relazione sugli esiti dei lavori della Commissione.  Per il finanziamento dei lavori del gruppo di studio, si provvederà “con le risorse umane, finanziarie e strumentali previste a legislazione  vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.

Le dichiarazioni di Conte ed il giudizio dei sindacati

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di fine anno, ha ribadito che le pensioni Quota 100 proseguiranno la prevista sperimentazione triennale, senza ritocchi. Dovendo pensare a future riforme in tema di pensioni, per Conte bisognerebbe “avere la forza e la determinazione di mettersi intorno ad un tavolo e distinguere lavori usuranti e lavori non usuranti e sulla base di questa valutazione operare soluzioni conseguenti”.

Le dichiarazioni del Premier Conte alla stampa non hanno convinto i sindacati, che chiedono maggiore attenzione alle richieste dei pensionati e dei lavoratori. “Sedici milioni di pensionati e di anziani. Cittadini, contribuenti, elettori. Dal Presidente del Consiglio non una parola su di loro.
Siamo di fronte ad un governo che non ha nessun pensiero, nessuna idea, nessuna visione riformatrice per cambiare il paese e per affrontare un fenomeno strutturale della nostra società come quello dell’invecchiamento. Incredibile! Teniamoci pronti che toccherà ancora una volta a noi ricordare a questa politica che esistiamo e che meritiamo delle risposte”, ha dichiarato Ivan Pedretti, segretario  generale dello Spi-Cgil.

“Dal Presidente Conte oggi un libro di buone intenzioni. Ma la Cisl giudicherà il Governo solo dai fatti. Per far crescere il nostro paese non servono maratone ma fissare insieme alle parti sociali obiettivi e scelte per risolvere le 160 vertenze aperte, sbloccare i cantieri, rinnovare i contratti, rivalutare le pensioni”, ha twittato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.

Barbagallo: “Attivare subito i tavoli”

Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, giudica insufficienti le misure introdotte nella Legge di Bilancio su pensioni, lavoro e fisco: “L’approvazione della manovra economica da parte del Parlamento, purtroppo e come prevedibile, non ha riservato nessuna bella sorpresa natalizia”, ha dichiarato in una nota.  “Grazie alla mobilitazione dei lavoratori e alla determinazione del Sindacato nel confronto con il Governo qualche risultato è stato conseguito, ma da questo provvedimento ci aspettavamo molto di più.

Riduzione delle tasse si lavoratori dipendenti e ai pensionati, rivalutazione delle pensioni, rinnovo dei contratti, infrastrutture e Sud sono solo alcuni dei capitoli della piattaforma unitaria che saranno ancora al centro delle nostre rivendicazioni, già in vista del prossimo Def”, ha precisato Barbagallo. “Chiediamo al Governo, dunque, di attivare subito i tavoli per giungere alla definizione di quel documento, anche sulla base delle nostre proposte. A sostegno di queste richieste, proseguirà la mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil, dei pensionati e delle categorie”, ha concluso l’esponente sindacale.

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