Riforma pensioni e Legge di Bilancio 2020: delusione e rabbia per gli emendamenti bocciati

Le ultime novità sulla riforma pensioni e la Legge di Bilancio 2020. Le dichiarazioni dei Comitati dopo la bocciatura di alcuni emendamenti.

Riforma pensioni: Opzione donna, Quota 100 ed esodati, le ultime novità

Ieri è stato incardinato in Aula al Senato il Disegno di Legge di Bilancio 2020. La discussione sul provvedimento proseguirà oggi 13 dicembre 2019 e lunedì 16. Il Governo ha preannunciato l’intenzione di porre la questione di fiducia sulla prima sezione, per cui lunedì 16 alle 14 sono previste le dichiarazioni di voto.  Seguirà la chiama e la seduta sarà sospesa, per consentire al Governo di presentare la prima nota di variazione, che sarà poi votata dall’Assemblea. Successivamente si darà inizio alla votazione finale del DDL Bilancio 2020.

Il “pacchetto pensioni”, contenuto nella Manovra economica non può dirsi molto ricco. Si attendevano significative novità dall’approvazione di qualche emendamento, ma così non sarà. Lo hanno reso noto in un comunicato congiunto Elide Alboni e Luigi Metassi, amministratori del “Comitato Esodati Licenziati e Cessati”, Orietta Armiliato amministratrice del “Comitato Opzione Donna Social” e Mauro D’Achille, amministratore del gruppo “Lavoro e pensioni: Problemi e soluzioni”.

Emendamenti bocciati dalla Commissione Bilancio al Senato

“Oggi, alle ore 14,12 sono venuto a conoscenza direttamente dal Sen. Nannicini che gli emendamenti da lui presentati su esodati ed Ape social per disoccupati sono stati bocciati dalla commissione bilancio del Senato. Sentitomi con gli altri amministratori, Orietta, Elide e Luigi abbiamo aspettato un post ufficiale del senatore stesso, ma essendo già iniziata a circolare la voce, preferiamo ora anticiparlo noi stessi, congiuntamente così come abbiamo sempre lavorato,
così come insieme abbiamo proposto e sperato”, recita la nota.

“Vogliamo sottolineare che tutti gli emendamenti relativi al miglioramento e/o perfezionamento e/o correzione di gravi ed assurdi errori pregressi riguardo alle pensioni, sia quelli accantonati che ripresentati sia tutti gli altri, sono stati respinti. Anche il numero 58.0.10 a firma a Nannicini, Laus, Manca che avrebbe sanato e chiuso la questione annosa e drammatica degli esodati, è stato rispedito al mittente. Anche il 57.10 a firma Laforgia, De Petris, Errani, Grasso che riportava giustizia ed equità rispetto al tema dell’istituto del cumulo dei contributi tra le diverse gestioni nel rispetto della contribuzione prevista per accedere alla misura dell’Opzione Donna.
E via così … tutti gli altri che trattavano la materia pensionistica e sanavano ingiustizie ed iniquità. Quindi anche questo Governo ha deciso che per le Donne, per gli Esodati e per i lavoratori senza occupazione, fosse corretto legiferare per: il nulla”, conclude nota dei tre amministratori.

Quota 100: le critiche di Matteo Renzi

Nonostante le pressioni di quanti ne chiedono l’abrogazione, il Governo è intenzionato a far proseguire la sperimentazione delle pensioni Quota 100 fino alla scadenza naturale, prevista nel 2021.Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi ha criticato nuovamente le misure introdotte dal Governo precedente. “La produzione industriale in Italia è calata in un anno del 2.4%. In tanti parlano di gossip, in pochi seguono i fatti: non siamo messi benissimo! Con politiche sbagliate come Reddito di Cittadinanza e Quota 100 il precedente Governo ha accelerato la crisi italiana. Ora bisogna dare una svolta, subito. Il 2019 non è stato un anno bellissimo, il 2020 rischia di andare ancora peggio”, ha dichiarato in una enews.

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