Riforma pensioni: come superare la legge Fornero?

Le posizioni del Governo e dei sindacati sulla riforma delle pensioni. Le dichiarazioni del sottosegretario Puglisi e di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil.

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Lunedì 27 gennaio si terrà  il vertice tra Governo e sindacati sul tema delle pensioni. L’obiettivo annunciato è quello di trovare delle soluzioni per superare la legge Fornero. Il sottosegretario al Ministero del Lavoro Francesca Puglisi, in un’intervista a “La Repubblica” ha illustrato la sua proposta di flessibilità in uscita: 64 anni e 35 di contributi senza ricalcolo contributivo.

“Non è più immaginabile procedere con interventi spot sulle pensioni. Occorre agire ora e riscrivere la legge Fornero secondo due principi: equità intergenerazionale e sostenibilità del sistema previdenziale. Fa male vedere anche la mia generazione, quella dei cinquantenni, dire: “Tanto io la pensione non l’avrò mai”, ha dichiarato Puglisi.

Superare la legge Fornero con i risparmi di Quota 100

Ma quanto costerebbe l’attuazione della proposta di flessibilità in uscita allo studio del Governo? “Stiamo facendo i calcoli”, ha dichiarato il sottosegretario Puglisi. L’idea sarebbe di trovare una parte della coperture dai risparmi di Quota 100 e dalla rimodulazione dell’Iva: “Si deve senz’altro attingere alla minore spesa per Quota 100. E poi anche immaginare di rimodulare l’Iva”, ha affermato il sottosegretario, precisando che il Governo è già al lavoro per la predisposizione della riforma fiscale: “Lavoriamo subito su una riforma fiscale che includa anche la rimodulazione dell’Iva e che tenga conto di chi oggi non percepisce bonus , né beneficia del taglio del cuneo fiscale: i redditi bassi incapienti, sia lavoratori che pensionati”.

Riforma pensioni: le richieste dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil al tavolo tecnico sulle pensioni di lunedì presenteranno la propria idea di flessibilità in uscita.  “Una persona deve poter scegliere di andare in pensione a 62 anni in base ai contributi che ha versato e non deve essere penalizzato per questa scelta”, ha sottolineato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil a diMartedì. “Noi vogliamo anche distinguere tra i lavori, perché oggi le regole sono uguali a prescindere dal lavoro che fai. Vogliamo affrontare anche questo tema”, ha aggiunto Landini.

“Nella trattativa con il Governo noi vogliamo discutere non solo di rivedere la legge Fornero, ma anche della rivalutazione della pensioni e di una legge sulla non  autosufficienza. Abbiamo detto al Governo che se ci sono risultati, bene, ma se non ci sono, faremo il nostro mestiere. Noi non abbiamo “governi amici”, prendiamo i governi per quello che sono”, ha puntualizzato il leader sindacale.

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