Pensioni, legge di Bilancio 2020: le ultime novità sugli esodati non salvaguardati

Le dichiarazioni di Gabriella Stojan, coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi. Gli esodati sperano nell'approvazione dell'emendamento al DDL Bilancio del senatore Nannicini.

Pensioni, esodati: intervista a Gabriella Stojan

La coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi Gabriella Stojan ha informato dell’invio, avvenuto ieri, di una lettera dal Comitato 6.000 Esodati Esclusi al Presidente INPS, Pasquale Tridico “per contestare i dati forniti dall’Istituto nella propria Relazione Tecnica del 3/12 in merito alla quantificazione della platea e dei costi previsti per la Salvaguardia degli ultimi 6.000 Esodati Esclusi, necessaria per l’approvazione dell’emendamento nr. 58.0.10 dei Sen. Nannicini, Laus, Manca alla Legge di Bilancio”.

“Ricordiamo che il Ministero del Lavoro è in possesso dell’interrogazione precisa da porre a INPS ancora dal passato Governo, che ripetutamente è stata inviata e consegnata e sollecitata dal nostro Comitato e che ci era stato promesso sarebbe stata inoltrata ormai 6 mesi fa. Inoltre è tuttora giacente senza alcuna risposta in Commissione Lavoro della Camera ormai da 3 MESI (dal 9 settembre) l’interrogazione nr. 5/02702 dell’On. Rizzetto che chiedeva al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, allora appena insediatosi, di procedere alla quantificazione della platea e alla conseguente Salvaguardia dei 6.000 Esodati rimasti esclusi dall’Ottava Salvaguardia”, ha precisato il Comitato 6.000 Esodati Esclusi.

“Un diritto è un diritto”

Il Comitato 6.000 Esodati Esclusi vuole puntualizzare che “un diritto è un DIRITTO. E vale per tutti i 6.000 Esodati NESSUNO ESCLUSO”. “Non intendiamo accettare alcuna ipotesi di taglio sui numeri della platea o sui costi che comporta la sanatoria dell’Ottava Salvaguardia appellandoci in questo all’art. 3 della Costituzione che recita “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla Legge”. Un diritto contemplato dalla Costituzione va riconosciuto nella sua interezza e non può essere svenduto o barattato con soluzioni riduttive nella forma o nella sostanza”, ha precisato il Comitato 6.000 Esodati Esclusi, che ha sottolineato: “Di conseguenza non si possono neppure ipotizzare provvedimenti che lascino ancora indietro parte della platea già oggetto di ripetute INGIUSTIZIE: la PRIMA con la Legge Fornero, la SECONDA con la discriminazione dell’Ottava Salvaguardia. Vogliamo infliggerne loro pure una TERZA, targata ‘Governo avvocato degli esclusi’?”.

Le iniquità dell’Ottava salvaguardia

“Tra gli Esodati salvaguardati con l’Ottava e gli esclusi è stato imposto un divario di requisito anche fino a 5 anni. Questo ha fatto sì che una sola categoria di lavoratori sia stata ampiamente tutelata, mentre le altre sono rimaste escluse dal diritto anche solo per pochi giorni. Nella situazione attuale che si è colpevolmente protratta troppo a lungo ci sono Esodati esclusi che avevano già maturato il requisito a gennaio 2018 e quindi hanno già perso 2 ANNI di pensione che non verranno in alcun modo loro risarciti, mentre nel frattempo tutti cercano di sopravvivere senza reddito da più di 8 anni, nella speranza che si metta la parola fine al loro calvario insostenibile (c’è chi si è ammalato, chi vive di stenti, chi ha ipotecato la casa)”, ha chiarito il Comitato 6.000 Esodati Esclusi.

“Dovuta e meritata pensione per gli ultimi esodati” 

Il Comitato 6.000 Esodati Esclusi ha proseguito:” Alla luce delle promesse ricevute e mai mantenute anche dal Ministro Di Maio, sorge spontanea una domanda che poniamo all’attuale GOVERNO: Per quale recondito motivo una Legislatura che ha varato, con il beneplacito di INPS, MEF e Ragioneria dello Stato, una “Quota 100” per agevolare alla pensione anticipata CENTINAIA DI MIGLIAIA di lavoratori con uno stanziamento di 20 MILIARDI in 3 anni e 23 MILIARDI in 3 anni per un Reddito di Cittadinanza riesce a porre così tanti ostacoli a RESTITUIRE agli ultimi 6.000 (SEIMILA) ESODATI ANCORA ESCLUSI – che agonizzano senza reddito da OTTO anni – il MALTOLTO di POCHE CENTINAIA di MILIONI e mandarli finalmente in DOVUTA e MERITATA pensione? ” E tutto questo in un Bilancio come quello attualmente in discussione da 600 MILIARDI? Forse perché siamo pochi e si pensa che i nostri voti non contino abbastanza?”.

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