Arriva la pronuncia del Tar del Lazio, che decreta l’incostituzionalità della differenza fra gli orari delle visite fiscali tra dipendenti pubblici e privati. Il tribunale amministrativo del Lazio si è espresso in merito ad ricorso avanzato sulla materia dalla Uilpa Pp, il sindacato della polizia penitenziaria. I giudici amministrativi hanno annullato il decreto Madia-Poletti, che disciplina in maniera difforme le fasce orarie di reperibilità e le modalità delle visite di controllo ai dipendenti pubblici che si assentano dal lavoro per malattia. Secondo la sentenza degli ultimi giorni, la malattia rappresenta un evento che non può trovare trattamenti diversi a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito.
Nessuna differenza tra pubblico e privato in tema di fasce di reperibilità per malattia
In buona sostanza, non ci può essere differenza negli orari per le visite fiscali tra i dipendenti pubblici e privati. Secondo il Tar del Lazio la mancata armonizzazione della disciplina delle fasce orarie di reperibilità ha causato una disparità di trattamento ingiustificata fra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato. Le differenti fasce orarie per i controlli per i dipendenti in malattia, prevista nel settore pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, con obbligo di reperibilità anche nei giorni non lavorativi e festivi, contro quella del settore privato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, senza riferimenti a festivi e giorni non lavorativo ha determinato una disparità fra i dipendenti pubblici privati.
Soddisfazione della Uilpa Polizia Penitenziaria
Oltre alla palese violazione del principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione, il mantenimento delle differenziate fasce orarie, con una durata complessiva, per il settore pubblico, quasi doppia rispetto a quella del settore privato sarebbe indicativo anche di uno sviamento di potere. Tali controlli ripetuti sembrano diretti a dissuadere dal ricorso al congedo per malattia. Soddisfazione per la pronuncia del Tar da parte di Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, contento anche del fatto che il Tar abbia anche precisato che nell’adozione del nuovo decreto non potrà non tenersi conto di quanto statuito con la decisione in parola.