Riforma pensioni: Quota 100 si avvicina, tutte le ultime novità

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni e Quota 100. Le dichiarazioni di Conte e Tria. I commenti di Metassi e D'Achille.

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Il decreto legge che contiene il Reddito di cittadinanza, Quota 100 ed altri interventi sulle pensioni ha compiuto un passo in avanti verso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il documento è stato approvato dalla Ragioneria generale dello Stato. La conferma è venuta dal Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in conferenza conferenza stampa a Davos. Sulla tempistica necessaria per compiere tutti i prossimi passaggi formali, il Ministro non ha fornito molti dettagli. “Ci sono stati affinamenti nel testo ma, nel merito, non riguardano problemi di Ragioneria”, ha dichiarato.

Secondo quanto affermato da Tria, “non c’è alcuna criticità sul decreto che comprende il Reddito di cittadinanza e Quota 100”. “Fino all’ultimo si è cercato di migliorare le misure, che sono molto complesse”, ha precisato. Il Ministro ritiene che non vi siano stati ritardi sulla tabella di marcia: “Non c’era una scadenza e quindi non c’e’ un ritardo”, ha osservato. Ora si attende la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Sarà anche vero che non c’è un ritardo, visto che “non c’è una scadenza”, ma “nel frattempo qualche centinaio di migliaia di persone che puntano all’uscita anticipata sono inquiete e preoccupate”, ha puntualizzato Mauro D’Achille, amministratore del gruppo “Lavoro e Pensioni: Problemi e soluzioni”, in quanto “non possono presentare le dimissioni del posto di lavoro né la domanda di pensione”. “È lecito, a questo punto, chiedersi se davvero sarà il primo aprile la prima data utile per i pensionamenti dei privati, dei disoccupati, delle donne di Od, e per l’avvio del reddito e delle pensioni di cittadinanza”, ha osservato D’Achille.

La riforma delle pensioni giallo-verde

Nel suo intervento al World Economic Forum a Davos, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha toccato il tema della riforma delle pensioni ideata dal Governo M5S-Lega. “Le due principali misure contenute nella nostra Legge di Bilancio, il Reddito di Cittadinanza e la cosiddetta Quota 100, sono le nostre risposte immediate alle urgenze del Paese”, ha dichiarato.

Secondo il Premier “è opportuno chiarire alcune errate convinzioni riguardo alle nuove regole che si applicano all’età pensionabile”. A proposito di Quota 100 ha precisato:”Questa misura rappresenta una soluzione riparatrice per un’intera generazione che, dall’oggi al domani, si è vista aumentare l’età pensionabile di molti anni. Crediamo che questa sia stata una seria violazione del patto sociale, alla quale si doveva porre rimedio”.

 Il sistema rimarrà completamente sostenibile

Conte ritiene che l’introduzione di Quota 100 non procurerà problemi di sostenibilità del sistema previdenziale ed innescherà lo sblocco del turnover . “Vorrei rassicurare tutti coloro che sono preoccupati della sostenibilità di lungo periodo del nostro sistema pensionistico. Il sistema rimane completamente sostenibile perché coloro che scelgono di andare in pensione prima finiranno per ricevere una somma inferiore e perché questa riforma si applica solo per tre anni”, ha sottolineato.

“Lasciatemi inoltre sottolineare che chi sceglie di andare in pensione prima lascerà posti di lavoro vacanti che saranno occupati dai giovani. Nel settore pubblico, questo potrebbe innescare inoltre un ringiovanimento indispensabile del personale ed un aumento significativo della produttività”, ha aggiunto.

Le decurtazioni sull’assegno in regime di Quota 100

Andare in pensione con Quota 100 non comporterà penalizzazioni, ma l’assegno pensionistico verrà comunque ridotto. “Di fatto, se da un monte contributivo inferiore deriva una liquidazione inferiore, non c’è alcuna penalizzazione, ma il lavoratore percepisce comunque di meno. Mi pare lapalissiano che un conteggio fatto su un monte contributivo di 38 anni debba risultare inferiore allo stesso conteggio fatto su un monte contributivo maggiore. Allo stesso modo, per chi ha molti anni conteggiati al contributivo, oltre al monte contributivo inciderà anche l’età perché, ad età inferiore (età di riferimento 67) corrispondono fattori di trasformazione minori. Non c’è nessuna penalizzazione in tutto questo ma la pensione si assottiglia ugualmente“, ha chiarito Luigi Metassi, amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”.

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