Riforma pensioni, Quota 100: la replica Di Maio e Salvini al duro giudizio dell’Ocse

L'analisi dell'Ocse sul reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni giallo-verde. La replica di Di Maio e Salvini ed il commento di Proietti.

Pensioni anticipate 2018: le ultime novità dall'Inps

Secondo l’ultimo rapporto Ocse sono necessarie riforme di ampio respiro per garantire la ripresa economica dell’Italia. Nell’ultimo report sull’economia italiana si afferma che la ripresa dell’Italia si è arrestata alla fine del 2018, prima che l’Italia potesse invertire le profonde perdite di reddito e benessere subite durante l’estesa recessione. Nel complesso, il reddito pro capite oggi è vicino al suo livello nel 2000 e la produttività a livello di economia è stata stagnante. Questa mancanza di progressi ha visto aumentare i tassi di povertà, specialmente tra i giovani e le famiglie. Le ultime proiezioni dell’OCSE prevedono una riduzione del PIL dello 0,2% nel 2019 e un’espansione dello 0,5% nel 2020.

A proposito del Reddito di cittadinanza l’Ocse ha osservato:” Il bilancio del 2019 del governo mira giustamente ad aiutare i poveri attraverso il nuovo reddito dei cittadini (Reddito di cittadinanza),  ma sarà importante non indebolire gli incentivi al lavoro in modo da evitare le trappole della povertà. L’alto livello del beneficio del reddito del cittadino – rispetto ad altri paesi dell’OCSE – potrebbe scoraggiare la gente dal trovare lavoro nel settore formale, specialmente nelle regioni in cui i salari sono più bassi”. Per contrastare questo problema, il rapporto propone di introdurre un sistema di sussidi in-lavoro e abbassare il beneficio del reddito del cittadino.

Pensioni anticipate, Quota 100: il giudizio dell’Ocse

L’Ocse ha analizzato anche gli effetti dell’introduzione delle pensioni anticipate in regime di Quota 100. Il rapporto avverte anche che la riduzione dell’età pensionabile, a 62 con almeno 38 anni di contributi, sebbene solo temporanei, “potrebbe abbassare la crescita economica a medio termine riducendo il lavoro tra le persone anziane e peggiorando la disuguaglianza intergenerazionale”.

Nel report si propone un passo indietro sulle pensioni anticipate. Secondo l’Ocse: “La chiusura del regime di prepensionamento introdotto nel 2019 libererebbe risorse per aumentare l’occupazione e le opportunità per i giovani oltre a migliorare l’equità intergenerazionale”. 

La replica di Di Maio

Il Vice Premier Luigi di Maio ha commentato via social l’analisi sull’economia italiana fornita dall’Ocse. “L’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) a settembre 2018 ci chiedeva di non cancellare la Fornero. Oggi in un nuovo report scrive che bisogna subito abrogare Quota 100 perché crea debito e disuguaglianze. Poi scrive che il Reddito di cittadinanza “incoraggia l’occupazione informale” e crea “trappole della povertà”. Sapete cosa significa tutto questo? Che stiamo andando nella giusta direzione”, ha dichiarato Di Maio.

“Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto. Andiamo avanti così, con lo scopo di restituire dignità ai cittadini. Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro. I nostri prossimi passi sono un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie. No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!”, ha concluso il leader pentastellato.

Il commento di Salvini

“Secondo l’Ocse, Quota 100 va abolita perché porta disuguaglianza……. Sbagliato.
Grazie solo ai primi mesi di adesione, Quota 100 ha restituito il diritto alla vita a 109.579 persone e consentirà un lavoro sicuro a più di 100mila giovani italiani, e ne sono ORGOGLIOSO. Questo significa costruire il futuro, questa sarà vera crescita sociale ed economica. P.s. Ma quante previsioni hanno azzeccato questi “grandi esperti” negli ultimi anni?”, ha dichiarato il Vice Premier Matteo Salvini in un post.

L’analisi di Proietti (Uil)

“Quota 100, insieme all´Ape sociale, rappresenta un passo significativo per reintrodurre flessibilità di accesso alla pensione ed elementi di equità e giustizia nel sistema previdenziale italiano. Al contempo tali misure favoriscono un turn over nel mercato del lavoro a beneficio dei giovani”, ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, a proposito della riforma delle pensioni.

“L´Ocse può stare tranquilla”, ha aggiunto,” il nostro sistema previdenziale è sostenibile nel medio e nel lungo periodo. Occorre affrontare gli altri capitoli aperti: 41 anni di contributi devono bastare per andare in pensione, la valorizzazione ai fini previdenziali del lavoro di cura e della maternità delle donne, le future pensioni dei giovani”. “Su questi temi la UIL, insieme a CGIL e CISL chiede al Governo di riprendere il confronto al fine di trovare utili soluzioni per i lavoratori“, ha puntualizzato il leader sindacale.

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