Riforma pensioni, Quota 100: il decretone passa alla Camera, ci saranno margini per qualche modifica?

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni. Il decreto con Quota 100 ed altre misure sulle pensioni passa alla Camera. Le dichiarazioni di Patriarca, Renzi e Landini.

Riforma pensioni, Quota 100: il decretone passa alla Camera

Il Senato ha approvato nella seduta di ieri il ddl di conversione del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. Il provvedimento è stato approvato con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 4 astensioni. Il cosiddetto “decretone”  passerà alla Camera per la prosecuzione dell’iter di conversione in legge. Il Vice Premier Luigi di Maio si è detto “molto, molto soddisfatto”.

Secondo i l senatore del Pd Matteo Renzi il decreto non rispetta le promesse elettorali, portando solo deficit e un probabile aumento dell’Iva. “Non avete abolito la Fornero, non avete introdotto Quota 41, avete fatto Quota 100 mettendo le giovani generazioni in difficoltà per i prossimi mesi ed i prossimi anni”, ha dichiarato nel corso del suo intervento in Aula.

Nessuna riforma della legge Fornero

Non hanno riformato la Fornero che rimane intatta nella sua struttura. Hanno soltanto aperto una “finestra “ per tre anni, una lotteria a tempo. La parte contributiva verrà modulata sugli anni versati rispetto ai 67 anni. Hanno finanziato l’uscita prendendo i soldi dai pensionati ed eliminando la rivalutazione in base al costo della vita. Escono quelli che hanno una carriera contributiva regolare, uomini in particolare, provenienti per la gran parte dalla pubblica amministrazione. Probabile che nel privato vadano in pensione i disoccupati, i lavoratori con carriere contributive deboli, con pensioni basse da integrare al minimo.  Nella PA probabilmente mancherà personale nella sanità e nella scuola con il tournover bloccato per tutto il 2019“, ha commentato via social il senatore del Pd Edoardo Patriarca.

Patriarca:”Probabile manovra correttiva”

Il Partito democratico ieri ha votato contro, in risposta alla bocciatura di tutti gli emendamenti presentati. “Bocciati tutti gli emendamenti per opzione donna, per rafforzare l’ape sociale, per i lavori usuranti, per gli esodati, per introdurre la pensione di garanzia per i giovani”, ha sottolineato Patriarca.
“Penso di avervi detto un po’ tutto su questo decretone, a debito, in attesa della probabile manovra correttiva che si riprenderà tutto quanto”, ha concluso.

Quota 100 metterà in difficoltà la pubblica amministrazione

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ieri sera ad “Otto e mezzo” ha chiarito che il sindacato non è contro le pensioni anticipate con Quota 100, ma ha sottolineato quella che ritiene una contraddizione insita nelle azioni di Governo: il blocco delle assunzioni fino alla fine dell’anno nella pubblica amministrazione. “Il rischio è che si va in pensione e poi non ci sono i servizi per le persone”, ha dichiarato. “Tolgano il blocco delle assunzioni se vogliono fare delle cose. Ci sia una logica”, ha puntualizzato.

Oggi si riuniranno le segreterie unitarie di Cgil, Cisl e Uil. Dopo la manifestazione unitaria e l’incontro che si è tenuto lunedì con i rappresentanti del Governo, i sindacati decideranno come proseguire l’iniziativa a sostegno delle proprie  rivendicazioni i materia di lavoro e pensioni.

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