Riforma pensioni, Quota 100, esodati, precoci: le ultime dichiarazioni di Durigon

Le dichiarazioni del sottosegretario Claudio Durigon sulla riforma delle pensioni giallo-verde: Quota 100, Quota 41 e gli esodati non salvaguardati.

Riforma pensioni, Quota 100, esodati: le ultime dichiarazioni di Durigon

L’introduzione delle pensioni anticipate in regime di Quota 100 è il mezzo scelto dal Governo Lega-Movimento Cinque Stelle per “sgravare il bacino di persone bloccate al lavoro dai 7 anni di blocco della riforma Fornero. Con l’Inps abbiamo trovato questa formula intermedia dei 62 anni e 38 di contributi che insieme alla conferma di Opzione donna e Ape social permetterà a 350mila persone di andare in pensione quest’anno”, ha dichiarato il sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, in un’intervista a “Il Manifesto”.

Abbiamo iniziato a smantellare la Fornero. Inizialmente puntavamo ad una Quota 100 pura, come somma dell’età anagrafica e anni di contributi, ma abbiamo capito che potendo portare 800 mila persone in pensione quest’anno sarebbe costata troppo e avrebbe avuto impatto devastante sulla perdita di competenze lavorative. Anche Quota 41 avrebbe avuto un impatto simile con 700mila persona”, ha precisato l’esponente della Lega

Quota 100 e poi Quota 41

Le preoccupazioni circa le risorse impiegate per la riforma delle pensioni ideata dal Governo non hanno motivo di esistere, secondo quando affermato da Durigon: “La Ragioneria non ci ha imposto nessun controllo particolare: quello mensile è previsto per tutte le leggi di spesa. I soldi ci sono tutti: le coperture previste sono molto più che sufficienti”, ha sottolineato.

L’obiettivo finale della riforma delle pensioni resta l’introduzione di Quota 41. “È l’obiettivo di legislatura. Ci dispiace di non aver potuto garantire meglio precoci ed usuranti con Quota 100 ma così sarebbe costata il doppio di 22 miliardi. Ora vediamo come si svuota il bacino dei bloccati dalla Fornero e poi potremo interagire con Quota 41 o con una Quota 100 allargata”, ha chiarito Durigon.

La questione esodati

Il sottosegretario Durigon, a proposito dei 6.000 esodati rimasti esclusi dalle otto salvaguardie pensionistiche varate, ha dichiarato: “Non c’è nessuna promessa non mantenuta. Semplicemente come ministero del Lavoro abbiamo chiesto all’Inps quanti esodati fossero rimasti e l’Inps ci ha risposto che non ce ne sono. 

All’obiezione del giornalista Massimo Franchi sul fatto che il Governo considerasse esodati “solo quelli che hanno almeno 20 anni di contributi, mentre queste persone ne hanno meno anche se sono vicini alla pensione”, Durigon ha risposto:” Guardi, so che ci sono situazioni di questo tipo e magari 10 anni fa si sarebbero potute risolvere trovando lavoro a queste persone che oggi sono troppo vecchie per ricollocarsi. Nei meandri del decretone abbiamo cercato di trovare una soluzione attraverso la «pace contributiva» ma non ci siamo riusciti. Conto di trovarla in un prossimo decreto”.

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