Riforma pensioni, Quota 100 ed Opzione donna: le ultime novità dal decretone

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni del Governo Lega-M5S. L'analisi di Robeto Ghiselli su Quota 100: le richieste di proroga di Opzione donna.

Riforma pensioni, Quota 100: il decretone passa alla Camera

Ieri i sindacati sono stati auditi presso le Commissioni riunite Lavoro e Affari sociali della Camera nell’ambito della conversione in legge del decreto 28 gennaio 2019, n.4, il cosiddetto “Decretone”. La Cgil ha ribadito la posizione della piattaforma unitaria composta assieme a Cisl e Uil sulla riforma delle pensioni giallo-verde, sottolineando di non ritenere Quota 100 una misura sufficiente. “Una misura che non dà risposte alle donne, a chi ha carriere discontinue, al Sud e a chi ha svolto lavori gravosi, a causa delle finestre”, ha chiarito il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli.

“Riteniamo che la cosiddetta ‘Quota 100 rappresenti un’ulteriore opportunità per favorire una flessibilità in uscita dal lavoro rispetto ai vincoli a nostro avviso penalizzanti costituiti dalla Legge Monti Fornero, un’opportunità soprattutto per una parte del mondo del lavoro, quella per che ha potuto contare su percorsi lavorativi più lunghi e continuativi”, ha dichiarato il leader sindacale, aggiungendo che, però “questo provvedimento, anche per il suo carattere temporaneo e sperimentale, non potrà essere utilizzato, o lo sarà solo in parte limitata, dalla più vasta platea dei lavoratori e delle lavoratrici,

Gli esclusi da Quota 100

Non potranno accedere al nuovo dispositivo per le pensioni anticipate “in particolare per tutti coloro che hanno avuto carriere discontinue, ad iniziare dalle donne (già le prime richieste evidenziano che solo un quarto delle stesse sono state presentate da donne), o chi ha operato in settori particolarmente caratterizzati da stagionalità o appalti (come l’agricoltura, l’edilizia o il turismo) o dove è presente un’alta mobilità professionale, come nelle piccole imprese”, ha segnalato il segretario confederale. “In generale Quota 100 esclude, nei settori privati, le aree più svantaggiate del Paese. Una misura pertanto che a nostro avviso andrebbe riequilibrata, introducendo sin d’ora alcune modifiche, per renderla più accessibile a questi soggetti”, ha puntualizzato.

Proroga di Opzione donna, le richieste del gruppo Opzione donna: Le Escluse 

Le lavoratrici nate nel 1961 non potranno accedere ad Opzione donna a causa dei requisiti richiesti per l’accesso alla misura sperimentale. Il gruppo Opzione donna: Le Escluse chiede che venga prorogata Opzione donna al 31 dicembre 2019 nel corso della conversione in legge del decretone.Le donne sono stanche di promesse, non ci basta “ci impegneremo” “prorogheremo”. La platea delle aderenti ad oggi è pari a 6.700 unità molto al di sotto delle stime. Le promesse fatte nel contratto di governo NON sono state mantenute”, ha affermato Paola Viscovich, amministratrice del gruppo Opzione donna: Le escluse.

“Il motto dei 5S “ DETTO e FATTO” per noi nate nel 1961 non ha trovato seguito , direi “DETTO ma NON FATTO”. Adesso siamo in tempo per gli emendamenti alla Camera, ci rivolgiamo a tutti in modo particolare alla maggioranza, perché dobbiamo aspettare la prossima legge di bilancio? I tempi sono maturi, non abbiamo bisogno di promesse ma di certezze. PROROGA OD AL 31/12/2019 SUBITO”, ha puntualizzato Viscovich.

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