Riforma pensioni: Quota 100 e lavoratori precoci

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni. Le dichiarazioni di Landini, Furlan e Barbagallo dopo l'incontro con i sindacati. Rizzetto su Quota 100 e Quota 41.

Riforma pensioni 2019: Quota 100 nel mirino dei sindacati

Non è si discusso di pensioni nel corso del vertice che si è tenuto ieri pomeriggio tra Cgil , Cisl e Uil ed il Governo, ma si è dato l’avvio ad una serie di incontri sui temi sottoposti dalla piattaforma sindacale.  All’incontro hanno partecipato il Vice Premier Luigi di Maio ed segretari generali di Cgil, Cisl e Uil , rispettivamente Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Oggi verrà stilato il calendario delle prossime riunioni. I primi appuntamenti avranno come tema lo “sblocca cantieri” ed il decreto “crescita e sviluppo”. Seguirà un vertice su pensioni e lavoro e, successivamente, su salario minimo e rappresentanza.

“Siamo di fronte ad una novità, l’apertura del confronto sulle richieste che abbiamo messo in campo”, ha affermato Landini al termine dell’incontro, in conferenza stampa. “Non abbiamo la certezza dei risultati, ma il governo riconosce un confronto su tutti i temi che abbiamo posto”, ha aggiunto. “Il governo ha accettato di confrontarsi prima di prendere decisioni: questo è un primo risultato, un segnale molto  significativo”.“Tutte le iniziative di mobilitazione comunque “sono confermate, a partire dallo sciopero del settore edile di venerdì 15 marzo”, ha puntualizzato il leader sindacale.

Le dichiarazioni di Furlan e Barbagallo

“Siamo ancora agli incontri preliminari, ma è evidente che la manifestazione e la presentazione della nostra piattaforma hanno avuto un effetto positivo. È stato specificato che i confronti servono se si condividono percorsi obiettivo, durante un percorso uno non decide da solo“, ha dichiarato Annamaria Furlan, dopo il vertice con i rappresentati del governo.

Per Carmelo Barbagallo:L´incontro è stato positivo perché propedeutico al confronto sulla nostra piattaforma: ovviamente, bisognerà attenderne gli esiti per esprimere un giudizio sul merito. Noi siamo pronti a confrontarci seriamente, poi vedremo”.

Quota 100 e lavoratori precoci

Nel corso della discussione presso le Commissioni riunite Lavoro ed Affari sociali della Camera sugli emendamenti presentati al decreto 28 gennaio 2019, n.4 recante disposizioni urgenti in materia di Reddito di cittadinanza e pensioni, il deputato di Fratelli D’Italia Walter Rizzetto ha sottolineato il paradosso creato da Quota 100 per i lavoratori precoci. Intervenendo sul suo emendamento 17.4, poi respinto, ha ribadito che Quota 41, “per ragioni di sistematicità, avrebbe dovuto essere risolta prima dell’introduzione della cosiddetta Quota 100“, sulle cui finalità, peraltro, il suo gruppo concorda.

Rizzetto ha chiarito: “Quota 100 non permette l’accesso al pensionamento a coloro che, pur avendo un’anzianità  contributiva superiore a quella minima richiesta dal canale di Quota 100, hanno un’età anagrafica  inferiore a 62 anni, avendo iniziato l’attività lavorativa in età giovanile”. “Si tratta di una contrarietà incomprensibile, soprattutto alla luce dell’impegno profuso dalle forze oggi in maggioranza nella scorsa legislatura, quando la XI Commissione, con l’accordo di tutti i gruppi, si era spesa in più sedi per garantire ai lavoratori precoci il diritto di accedere al pensionamento a età inferiori a quella imposta dalla riforma Fornero, senza penalizzazioni e senza l’applicazione del meccanismo di adeguamento al variare della speranza di vita“, ha sottolineato il deputato.

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