Riforma pensioni, Quota 100, Ape sociale ed Opzione donna: tutte le ultime novità

Le ultime novità sulle pensioni anticipate: Quota 100, Ape social ed Opzione donna. Confindustria boccia Quota 100. Le dichiarazioni di Renzi.

Pensioni 2019: blocco della rivalutazione e riduzione delle pensioni di importo elevato. In arrivo altri tagli?

Continua il dibattito su Quota 100. Il Governo sembra intenzionato a proseguire la sperimentazione della misura per le pensioni anticipate che consente il collocamento a riposo una volta raggiunti i 62 anni d’età e 38 di contributi. Scartata l’ipotesi della ridefinizione delle finestre con il ricorso ad unica uscita per i lavoratori privati e quelli pubblici, resta da affrontare il problema di come gestire il “dopo Quota 100”.

Che Quota 100 abbia manifestato più di una criticità è ormai noto. Matteo Renzi, leader di Italia Viva spinge per la sua abolizione. “Non ho niente contro chi vuole andare prima in pensione ma spendere 20 miliardi per anticipare di un anno la pensione a centomila persone è semplicemente ingiusto. Gli 80€ vanno a dieci milioni di persone e costano 10 miliardi. Mettiamo soldi per le famiglie e per gli stipendi, non su #Quota 100”, ha dichiarato via social.

Quota 100 e Reddito di cittadinanza: l’analisi di Confindistria

Il Centro studi di Confindustria ha svolto un’analisi sugli effetti dell’introduzione delle pensioni anticipate Quota 100 e del Reddito di cittadinanza, misure bandiera del Governo gialloverde,  sui consumi privati e sul PIL,  basandosi sui dati forniti dall’Inps. Il risultato è che “se da un lato un utilizzo inferiore alle attese genera risparmi per lo Stato, dall’altro lato smorza l’impatto atteso su consumi e PIL, soprattutto, ma non solo, nel 2019″.

All’avvio del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100, il Centro Studi Confindustria stimava un impatto sui consumi privati crescente nel tempo e pari rispettivamente a +0,8 e +0,6 per cento al 3° anno, assumendo che i fondi stanziati per le misure venissero tutti impegnati. Ipotesi che va rivista alla luce delle domande pervenute, ben inferiori alle attese, in quanto ad inizio ottobre 2019 i nuclei beneficiari di Rdc erano 943mila. A fine anno potrebbero di poco superare il milione, contro i quasi 1,3 milioni, già da aprile, stimati nella relazione tecnica al provvedimento.

A fine settembre l’Inps aveva ricevuto 185mila domande per Quota 100, di cui il 51 per cento solo il primo mese, quando sono arrivate le richieste di coloro che già possedevano i requisiti a fine 2018. Si stima che a fine 2019 i beneficiari della misura non supereranno i 200mila, circa il 35 per cento in meno rispetto a quanto previsto.

Ape sociale ed Opzione donna: le ultime novità

Le ultime novità sulle pensioni anticipate in regime di Ape sociale e di Opzione donna vengono dall’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili e il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020 – 2022. Tra i punti principali dei provvedimento si conferma “il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare (cosiddetta APE Social) e la possibilità per le lavoratrici pubbliche e private di andare in pensione anticipata anche per il 2020 (la cosiddetta ‘Opzione Donna’)”.

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