Riforma pensioni, le ultime novità su Quota 100. Le perplessità di Damiano

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni e Quota 100. Le dichiarazioni di Di Maio e di Damiano.

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Il decreto legge contenente le pensioni con Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Secondo quanto riportato da “Il Corriere”, si starebbero ricontrollando i conti relativi a Quota 100. La nuova misura per le pensioni anticipate, per il Vice Premier Luigi Di Maio  sarà utilizzata, “secondo le stime che si stanno di nuovo verificando, da 290 mila lavoratori quest’anno e da circa 700 mila nel triennio”.

In risposta alla preoccupazione del FMI circa la sostenibilità dei conti pubblici italiani e la previsione di crescita al ribasso, Di Maio ha confermato ai giornalisti che lo attendevano ieri sera davanti al MISE che “non si torna indietro”. “Al FMI credo abbia già risposto qualche settima fa il presidente della Commissione Europea che ha detto che hanno sbagliato a fidarsi al FMI per il caso Grecia, perché sono anni che si praticano politiche di austerity che hanno ridotto gli italiani in condizioni di povertà maggiori rispetto ai periodi di politiche  precedenti”, ha affermato il Ministro.

“Indietro non si torna”, ha ribadito il Vice Premier, “stiamo creando un nuovo stato sociale che aiuta i pensionati, gli imprenditori piccoli e medi, aiuta chi è in condizioni di disoccupazione e povertà”. “Se qualcuno pensa che con qualche dato si possa scoraggiare questo Governo ad andare sulla riforma delle pensioni con Quota 100, sul Reddito di cittadinanza, sul Decreto dignità  per stabilizzare di più le persone con i contratti a tempo indeterminato si sbaglia“, ha puntualizzato Di Maio.

Quota 100 nell’analisi di Cesare Damiano

Il leader dei laburisti del Partito democratico, Cesare Damiano, è tornato a parlare di riforma delle pensioni e Quota 100 in intervista a “Il Dubbio”. “Non si può essere contro la flessibilità delle pensioni e contro le risorse di sostegno ai poveri. Sarebbe contraddittorio, perché le quote le ho inventate io con Prodi nel 2007 e il reddito di cittadinanza è l’estensione del reddito di inclusione introdotto nella precedente legislatura, che per la prima volta nella storia della nostra repubblica prevede un sostegno ai più deboli”, ha precisato l’esponente dem.

Le perplessità sono, invece, sulle risorse a disposizione per gli interventi. “La Ragioneria dello Stato ha messo le mani avanti: per Quota 100 si prevede un monitoraggio trimestrale per vedere se le richieste di pensionamento siano compatibili con gli stanziamenti. Se ci fosse un esubero di domande si faranno dei tagli corrispondenti: tagliamo l’indennità di disoccupazione?”, si è chiesto Damiano.

Quota 100 non salvaguarda le fasce deboli

“Questa modalità privilegia chi ha carriere stabili e molti contributi, che sono prevalentemente lavoratori del nord, maschi dipendenti di grandi imprese o pubblici. A questo traguardo non arrivano le categorie che andrebbero protette, come lavoratori stagionali, chi lavora nelle piccole aziende, donne e disoccupati. Paradossalmente, i più deboli non hanno alcun vantaggio”.

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