Gli esperti di Lega e Movimento Cinque Stelle sono al lavoro sulle coperture della riforma previdenziale in grado di superare i paletti sull’età della legge Fornero. Al centro della discussione al tavolo della manovra vi è l’introduzione di una Quota 100 che prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100. Un nodo che resta da sciogliere è quello delle coperture per introdurre in manovra questa misura prevista per il superamento della Fornero.
Riforma pensioni, i nodi da sciogliere prima del varo della Legge di bilancio.
La manovra finanziaria continua ad essere terreno di scontro all’interno dell’esecutivo Lega-M5S, soprattutto per quanto riguarda il reperimento delle risorse per finanziare le misure inserite nel contratto di governo.
Per quanto riguarda il superamento della Fornero, al momento, due sono le proposte sul tavolo, una “Quota 100” con l’età minima fissata a 62 anni con 38 anni di contributi, e l’altra potrebbe essere, come viene riportato su HuffingtonPost, quota 100 a 65 anni con 35 anni di contributi.
Quest’ultima ipotesi riguarderebbe circa 495 mila lavoratori per un costo pari a 8 miliardi di euro. Si tratta di una cifra ingente considerato che serviranno più risorse da destinare anche da destinare alle altre misure che dovranno essere inserite nella Legge di Stabilità: come flat tax e reddito di cittadinanza.
Se invece la soglia di Quota 100, secondo quanto riportato da HuffingtonPost, dovesse essere fissata a 36 anni allora la platea interessata ammonterebbe a 450mila pensionati. In un editoriale de il Corriere della Sera vengono analizzate tre nuove soluzioni di risparmio costi per la Quota 100.
Il nodo centrale da sciogliere, è quello legato alle coperture finanziarie: per la Lega, infatti, circa 1,5 – 2 miliardi di euro potranno essere reperiti dal fondo esuberi anche se sarebbero insufficienti per raggiungere gli 8 miliardi di euro richiesti dalla misura.