Il taglio delle pensioni dei sindacalisti, come già annunciato da Di Maio, è previsto da un emendamento al decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100 presentato dal M5s. Come si legge nella relazione tecnica correlata alla proposta, la norma punta a modificare il meccanismo che si è “trasformato in vero e proprio privilegio” creando “inaccettabili storture in un sistema pensionistico già gravato da alti costi”.
Gli emedamenti al decretone in materia di riforma delle pensioni!
L’emendamento al decretone in materia di pensioni prevede che il trattamento pensionistico dei lavoratori impegnati in attività sindacali dovrà essere uguale a quello della categoria professionale di riferimento. Si stabilisce, anche, a partire dal primo gennaio 2019, a carico di coloro che percepiscono un trattamento pensionistico calcolato con il sistema retributivo il cui importo risulti per oltre la metà derivante da contribuzione figurativa per motivi politici o sindacali, una riduzione progressiva del trattamento pensionistico stesso fino ad un importo pari al trattamento che spetterebbe con l’applicazione del sistema di calcolo contributivo sulla base della retribuzione figurativa commisurata secondo quanto disposto dall’emendamento.
