Riforma pensioni e Legge di Bilancio: le richieste dei sindacati

Le richieste dei sindacati dei pensionati illustrate da Ivan Pedretti. L'analisi di Carlo Cottarelli e le dichiarazioni di Domenico Proietti.

Pensioni 2019: Quota 100 e rivalutazione, le ultime novità

I sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno inviato al Governo ed al Parlamento diversi emendamenti alla legge di bilancio con specifiche richieste di modifica sul tema della rivalutazione delle pensioni, sulla quattordicesima e sulla non autosufficienza. E’ quanto si apprende in una nota dello Spi Cgil. Il segretario generale del sindacato pensionati della Cgil, Ivan Pedretti, ha illustrato il contenuto di tali emendamenti in un video pubblicato su Facebook. “Il 16 novembre abbiamo fatto una grande manifestazione al Circo Massimo per chiedere con forza di essere ascoltati. Successivamente abbiamo proposto degli emendamenti assunti dal Parlamento che adesso vi spiegherò e che verificheremo se il Parlamento li accetterà e li voterà”, ha dichiarato Pedretti.

“Il primo emendamento riguarda la rivalutazione: noi vogliamo una rivalutazione piena per tutte le pensioni fino a sette volte il minimo. Il secondo emendamento riguarda la quattordicesima: vogliamo aumentare la platea degli aventi diritto oltre i mille euro. Il terzo emendamento riguarda la non autosufficienza, un tema importante per dare al Paese una legge di civiltà. Questo è quello che abbiamo chiesto e verificheremo se il Parlamento accetterà. Entro il 31 dicembre il Parlamento varerà la Legge di Bilancio. Noi presidieremo il Parlamento giorno per giorno e verificheremo se risponderanno agli obiettivi che ci siamo posti”, ha precisato il leader sindacale.

Legge di Bilancio 2020 e pensioni Quota 100: l’analisi di Cottarelli

Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano ha svolto un’analisi degli interventi previsti nel DDL Bilancio in un’intervista rilasciata a Maurizio Malavolta per la Fnp-Cisl. “Io l’ho definita una manovra di galleggiamento, ma in senso positivo, in quanto è ovviamente meglio galleggiare piuttosto che affondare. Non è che faccia molto, il saldo di bilancio, il deficit per intenderci, rimane invariato rispetto al 2019, cioè il 2,2% del Pil. La differenza tra quello che lo Stato spende e quello che lo Stato incassa con le tasse, quindi il netto è quello che viene effettivamente immesso nell’economia. Questo dato rimane invariato, quindi la manovra non è né espansiva né restrittiva. Anche la dimensione del bilancio è più o meno la stessa, cambia un po’ la composizione delle tasse, alcune vanno su e altre vanno giù, il totale della pressione fiscale sembrerebbe più o meno invariata, quindi anche i livelli di spesa”, ha dichiarato Cottarelli.

A proposito delle pensioni Quota 100, l’economista ha osservato: “Noi abbiamo fatto un calcolo che è stato pubblicato di recente e che dimostra che ormai la frittata era fatta su Quota 100, perché il grosso dei pensionamenti era previsto nella prima fase. Il primo anno andavano in pensione i 101, 102, 103, 104 e 105, il secondo ci vanno solamente quelli che raggiungono quota 100 quest’anno, quindi un numero abbastanza esiguo. Abbiamo calcolato che si sarebbe risparmiato circa mezzo miliardo abolendo Quota 100, niente di più, quindi forse non ne valeva la pena”.

Riforma pensioni, Proietti:”Separare la spesa assistenziale da quella previdenziale”

Il segretario confederale della Uil Domenico Proietti ritiene che sia necessario, una volta approvata la Legge di Bilancio, che venga immediatamente insediata a Commissione istituzionale per separare la spesa assistenziale da quella previdenziale. “La UIL da sempre sostiene che la spesa pura per pensioni, in Italia, è sotto la media europea.  L’affermazione odierna del Presidente dell’Inps, che quantifica la spesa previdenziale al 12%, conferma questo dato”, ha dichiarato Proietti.

“Questa Commissione deve realizzare, in tempi ragionevoli, il lavoro che consentirà di attuare una “operazione verità” sui conti previdenziali, così da permettere al Governo di portare in Europa e all’Ocse dati rispondenti al vero”, ha proseguito il leader sindacale per il quale: “Ciò consentirà di varare, nel confronto avviato con il Governo, un pacchetto di provvedimenti quali la flessibilità diffusa di accesso alla pensione, Quota 41, la valorizzazione del lavoro di cura e la maternità delle donne, la futura pensione dei giovani, il completamento delle salvaguardie degli esodati e la rivalutazione piena delle pensioni”, in modo da  reintrodurre “i  principi di equità e giustizia nel sistema previdenziale italiano”.

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