Riforma pensioni: cosa cambierà con Legge di Bilancio 2020?

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni dalla manifestazione sindacale di sabato scorso. Le dichiarazioni di Bonfanti, Pedretti e Landini.

Pensioni 2018: età pensionabile e flessibilità in uscita

Il DDL Bilancio è attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato, in sede referente. Oggi, 18 novembre 2019, è il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, che dovranno essere consegnati entro le ore 15. L’esame del provvedimento è previsto in Aula al Senato a partire dal 3 dicembre. Sono molte le speranze che vengono riposte negli emendamenti al DDL Bilancio, in quanto risultano ben poche le novità previste in materia previdenziale nella manovra. I sindacati hanno annunciato la mobilitazione permanente.

“Continuiamo quello che abbiamo iniziato a piazza San Giovanni e da domani occuperemo le zone limitrofe di Camera e Senato, e le piazze d’Italia, per continuare la nostra battaglia per la dignità dei pensionati. Avremo dei presidi durante tutto il percorso della finanziaria”, ha dichiarato Gigi Bonfanti, segretario generale della Fnp Cisl, dal palco della manifestazione unitaria dei pensionati “Invisibili No!”che si è tenuta al Circo Massimo a Roma sabato scorso.

La manifestazione dei sindacati dei pensionati

“Non abbiamo bisogno né di elemosine né che qualcuno ci compatisca. Vogliamo con grande forza la perequazione delle pensioni, sono sette anni che i pensionati non hanno questa rivalutazione. E ricordiamolo, la rivalutazione è il contratto di lavoro dei pensionati e sono sette anni che non viene rinnovato. Chiediamo inoltre una ridiscussione sul carico fiscale sui pensionati ed una legge sulla non autosufficienza“, ha precisato Bonfanti. “Non siamo degli extraterrestri e non abbiamo neanche la bacchetta magica, pretendiamo di sederci al tavolo e di discutere per fare un ulteriore passo verso le nostre richieste”, ha aggiunto. E’ giunto il momento di proporre al Paese insieme a Cgil e Uil uno sciopero generale con lavoratori e pensionati per combattere sui temi che ci uniscono”.

“La nostra lotta non è egoistica. Le lotte dei pensionati sono per il Paese, per il futuro, per i giovani”, ha sottolineato dal palco il segretario dello Spi Cgil, Ivan Pedretti. A proposito della rivalutazione delle pensioni Pedretti ha dichiarato: “Dateci una rivalutazione vera, dignitosa”, anche perché “negli ultimi sette anni abbiamo lasciato nelle casse dello Stato 44 miliardi di euro, e nemmeno 1 euro di questi è andato alle politiche giovanili, alla ricerca, all’istruzione, ai servizi sociali ma esclusivamente a coprire il debito pubblico”. “Non è possibile che non si trovino risorse per aumentare le pensioni più basse, che poi sono soprattutto quelle dei più poveri, gli operai e le donne che in questo sistema sono le più bistrattate”, ha osservato il leader dello Spi-Cgil. “Migliorate questa manovra di bilancio, ascoltateci”, ha concluso Pedretti rivolgendosi al Governo, perché “guarderemo attentamente cosa farete, quali emendamenti sosterrete e ne trarremo ovviamente le conseguenze. Saremo la vostra spina nel fianco”.

Riforma delle pensioni: le dichiarazioni di Landini

Una vera riforma delle pensioni che metta mano alla legge Fornero per dare un futuro ai giovani, riconoscere i lavori gravosi, riconoscere il lavoro di cura e le specificità delle donne, sono le richieste che Cgil, Cisl e Uil fanno al Governo. Lo ha chiarito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione dei pensionati di sabato.

“Stiamo chiedendo che ci sia una vera riforma delle pensioni che metta mano alla legge Fornero. E’ necessario che inizi al più presto un tavolo di confronto sulle pensioni perché dobbiamo dare un futuro ai giovani, abbiamo bisogno di riconoscere i lavori più pesanti, abbiamo bisogno di riconoscere la differenza delle donne e soprattutto è necessario che ci sia un sistema pubblico che garantisca tutti nel futuro per i prossimi anni”, ha dichiarato il leader sindacale.

Landini ha proseguito: “C’è bisogno di riconoscere il ruolo che i pensionati hanno avuto in questo Paese e di una vera rivalutazione della loro pensioni e stiamo chiedendo una legge sulla non autosufficienza, che in realtà non è un problema dei pensionati, ma è un problema del nostro Paese di estensione delle tutele e dei diritti delle persone”. Il nodo cruciale, per il segretario generale della Cgil, però, resta quello del lavoro: “Allo stesso tempo chiediamo al Governo, a maggior ragione per quello che sta succedendo, perché la garanzia maggiore delle pensioni è che tutte le persone possano lavorare, perché se c’è la disoccupazione, se salta il sistema industriale, salta anche il sistema sociale, quindi è chiaro che oggi noi mettiamo al centro la lotta per il lavoro, che è la condizione anche per uno stato sociale che garantisca tutti”.

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