Riforma pensioni 2019: tagli, rivalutazione ed esodati

La riforma delle pensioni giallo-verde non ha cancellato la legge Fornero. La mobilitazione contro la mancata perequazione ed il taglio alla pensioni d'oro. Donne e pensioni. Novità per gli esodati.

Riforma pensioni: Opzione donna, Quota 100 ed esodati, le ultime novità

Continuano le proteste e la mobilitazione di Federspev  e Confedir contro la riduzione degli assegni pensionistici di importo superiore ai centomila euro e le nuove norme per rivalutazione delle pensioni introdotte con la Legge di Bilancio 2019. Michele Poerio, presidente nazionale Federspev e segretario generale Confedir, in un post su startmag, ha analizzato entrambe le questioni. “A giugno (dopo le elezioni europee) scatterà il taglio delle cosiddette pensioni d’oro insieme al blocco più o meno parziale della perequazione voluti fortemente dai 5 stelle, tanto da farne una delle loro principali bandiere elettorali. Da precisare che si tratta, diversamente da quanto affermato dal neo presidente Inps, Pasquale Tridico, voluto dai Pentastellati, di un vero e proprio taglio “netto” senza alcun ricalcolo dei contributi versati, senza precedenti per entità (dal 15 al 40% sopra i 100.000 € lordi anno) e per durata (5 anni)”, ha dichiarato Poerio.

Abbiamo inviato all’Inps migliaia di diffide dal procedere ad applicare i tagli alle pensioni previsti dalla legge di bilancio, ma si è trattato di un gesto politico oltre che preventivo per evitare che qualche giudice ritenesse incompleto l’iter amministrativo del ricorso, rigettandolo. Non sono state, quindi, queste diffide a bloccare momentaneamente i tagli (o sarebbe meglio dire i furti) alle nostre pensioni”, ha proseguito Poerio, per il quale : “Il motivo principale del rinvio è stato quello di scavallare la data del 26 maggio delle elezioni europee con l’idea di recuperare qualche voto”. “L’Inps, da parte sua, sostiene che il ritardo del “recupero” previsto ai commi 260 e 261 dell’art.1 della legge di bilancio 2019 sia stato determinato da una direttiva governativa che dava priorità a “quota 100” e al “reddito di cittadinanza”, ha precisato presidente nazionale Federspev.

La riforma pensioni 2019 e le donne: l’analisi del CODS

Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social non crede che la riforma delle pensioni voluta dal Governo abbia migliorato le condizioni pensionistiche delle donne. Innanzitutto “la Legge Monti-Fornero non è stata cancellata e dunque vige e regola il pensionamento di tutti i lavoratori”. “Quota 100 non corrisponde ai bisogni della platea femminile e lo testimoniano i numeri delle richieste giunte al Inps al 10 Maggio u.s. dove su un totale 131.099, 34.225 sono quelle inoltrate dalle donne e 96.874 da uomini.
Opzione Donna è stata prorogata al 31.12.2018 ma, innalzando il requisito anagrafico necessario all’accesso e quindi peggiorandola, ha tagliato fuori le lavoratrici nate nell’anno 1961 ed ora si promette uno stillicidio inaccettabile che si riassume in un poco rassicurante “andremo avanti prorogando di anno in anno”, ha  affermato Armiliato.

Una vera riforma delle pensioni studiata sui bisogni delle donne, per l’amministratrice del CODS, dovrebbe riconoscere “il lavoro di cura valorizzandolo in termini o di minor età necessaria al raggiungimento della quiescenza oppure di minor monte contributivo” e consentire “alle donne di cumulare gratuitamente i contributi versati nelle diverse casse per poter accedere all’istituto dell’Opzione Donna“.

“Non hanno provveduto a sanare con un’ultima norma la condizione delle donne (e degli uomini) che risultano ancora fra gli Esodati non salvaguardati. Seppur annunciato da più parti, non ci risulta sia stato applicato uno “sconto” contributivo per le lavoratrici madri“, ha puntualizzato Armiliato.

Esodati non salvaguardati: ultime novità

Elide Alboni, amministratrice del Comitato Esodati Licenziati e Cessati, ha annunciato che il giorno giovedì 23 maggio alle 10 “ci sarà L’#incontro di una rappresentanza di esodatii con il Ministero del Lavoro Dott Fontana e sottosegretario Claudio Durigon per #definire la grave situazione che riguarda Esodati e Danneggiati anteFornero“.

Riferendosi nello specifico alla donne esodate, Alboni ha precisato che risultano ” al palo ed ancora escluse l’80% di #DonneEsodate causa l’innarestato iniquo adeguamento donne/uomini su donne che pur già senza lavoro antefornero hanno dovuto subirlo anno dopo anno fino ad anni di maggiorazione che le hanno escluse anche dalla VIII deroga di salvaguardia dove dovevano entrare di Diritto”.

 

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