Riforma pensioni 2019: le dichiarazioni di Di Maio sulla proroga di Opzione donna e la disparità di genere

Le ultime novità sulle iniziative del Governo a sostegno delle famiglie e delle donne. Conferme sulla volontà di prorogare le pensioni anticipate in regime di Opzione donna.

Pensioni anticipate: proroga di Opzione donna nella prossima legge di bilancio e poi misura strutturale?

La Festa della Mamma 2019 è stata l’occasione per accendere i riflettori sulla condizione delle donne nella società moderna e sulla famiglia. Il Vice Premier Luigi di Maio ha dichiarato che le risorse stanziate per il Reddito di cittadinanza e non utilizzate, verranno impiegate per un decreto legge a sostegno delle famiglie. ” Il compito della politica è proprio questo: disinnescare le paure, non accentuarle. Dobbiamo capire che fare figli è il futuro del nostro Paese. Il miliardo che vogliamo destinare alle famiglie c’è veramente, non è uno spot. È il miliardo recuperato dal reddito di cittadinanza, proprio come avevamo previsto e ora stiamo lavorando per metterlo nero su bianco su un decreto legge, visto il carattere emergenziale della misura”, ha affermato l’esponente pentastellato.

“Le famiglie non possono più aspettare ed è quello che ho ripetuto ieri ad un incontro con il Forum della Famiglia:  dimezzamento delle rette degli asili nido; sconti sui pannolini, sulla baby sitter; soldi a chi fa figli, con la proposta di dare ai genitori un assegno unico mensile. Provvedimento su cui chiedo a tutte le forze parlamentari, opposizioni incluse, di aprire subito un tavolo di lavoro. Oltre agli aiuti, pero’, è opportuno darsi da fare per mettere in condizione le donne di poter fare le mamme, che non è una sciocchezza”, ha proseguito Di Maio.

Donne e disparità salariale

Il Vice Premier ha osservato: “Il gender pay gap, cioè la disparità salariale tra uomo e donna in Italia è altissima. Nel nostro Paese c’è ancora una concezione tradizionale del ruolo delle donne nella società e una visione stereotipata delle aspirazioni; c’è una cultura aziendale maschile e, purtroppo, c’è persino la maternità che contribuisce all’ampliamento del divario retributivo. Le donne sono infatti spesso penalizzate in termini di promozioni e bonus a causa delle loro assenze per far fronte alle responsabilità familiari e bisogna cambiare rotta”.

“Insomma, bisogna rivedere il sistema di welfare e occorre: incentivare le aziende ad assumere donne attraverso l’introduzione di sgravi contributivi; detassare i redditi da lavoro femminile; congedo parentale per il padre della stessa durata di quello della madre. Con questo si azzererebbero le discriminazioni già in fase di colloquio, momento in cui la donna si ritrova “discriminata” per possibili gravidanze”, ha proseguito Di Maio.

Proroga di Opzione donna

Il leader del Movimento Cinque stelle ha affrontato anche la questione delle pensioni al femminile e della proroga di Opzione donna, includendola tra i progetti che dovrebbero essere realizzati. ” Proroga opzione donna: mandare in pensione le donne permette di creare quella staffetta generazionale di cui abbiamo sempre parlato. Al momento oltre 11000 donne hanno avuto l’opportunità di andare in pensione. La proposta dovrebbe essere prorogata”, ha dichiarato Di Maio.

La proroga di Opzione donna sembra mettere d’accordo le due anime politiche del Governo. Il sottosegretario al Ministero del lavoro Claudio Durigon ha ribadito più volte che Opzione donna sarà prorogata al 31 dicembre 2019, includendo le lavoratrici del ’61.

Il punto di Orietta Armiliato

Durigon, intervenuto al “Forum delle associazioni familiari, ha osservato via social:”La proposta del Forum di un contributo per ogni figlio di 150 euro al mese, indipendente dal reddito della famiglia e dall’ISEE, può essere una base di riflessione molto seria in Parlamento, nella certezza che rivolgere lo sguardo alla famiglia significa interpretare al meglio il futuro dei nostri figli e della società”.

Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social rivendica l’importanza di valorizzare il ruolo ed lavoro delle donne slegato dalla maternità. A proposito delle ultime dichiarazioni di Durigon, Armiliato ha precisato: “Il lavoro di cura, prevalentemente svolto dalle donne, è parte fondamentale del welfare informale del nostro paese indipendentemente dal fatto che le donne siano o meno madri; per quest’ultime, è chiaro che il peso si aggravi e che sia corretto pensare a un qualche riconoscimento in più a prescindere da un riconoscimento che sia per tutte quante.

“Che incominci a pensare il sottosegretario leghista di proporre soluzioni per attuare in Italia un welfare vero, efficiente, serio ed efficace, un sistema che aiuti e manlevi davvero le donne da responsabilità ed impegni alle stesse culturalmente imposti, con riconoscimenti e valorizzazioni per il lavoro domestico di cura, che svolgono quotidianamente, indipendentemente dall’essere o meno madri.

Questo sbandieramento di concetti dal contenuto a mio modo di vedere riduttivo per non dire offensivo, tipo “vi permettiamo di mandarvi in pensione un po’ prima così potete espletare il ruolo di nonne a tutto tondo”, questo “ti do due soldi perché hai figliato” ci riporta mentalmente a periodi storici che non ci piace per nulla ricordare se non per capire che non si debbono palesare mai più. La questione è spessa e tende ad ispessirsi ancor più”, ha puntualizzato l’amministratrice del CODS.

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