Riforma delle pensioni: la politica si divide su Quota 100

Le diverse posizioni della politica sulle pensioni Quota 100. La riforma delle pensioni al femminile di Orietta Armiliato del CODS.

Riforma pensioni: Opzione donna, Quota 100 ed esodati, le ultime novità

Le pensioni Quota 100 continuano ad essere al centro del dibattito sulla riforma delle pensioni. “Per me e per tutto il Movimento 5 Stelle, Reddito di Cittadinanza e Quota 100 sono misure intoccabili. Chi propone di smantellarle o cambiarle sappia che non avrà mai i nostri voti”, ha dichiarato via social il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

In risposta alle precisazioni del M5S giungono le dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova: “Se due misure, che bloccano risorse enormi, non funzionano e non creano posti di lavoro, chiedere una verifica è il minimo. Continuo a pensare che quello giusto fosse l’impianto del Rei mentre il reddito si conferma una misura assistenziale, che alimenta il nero”, ha precisato il Ministro a “Il Corriere della sera”.

“Quota 100 è una misura per pochi, che pagheranno i giovani”

Bellanova, abbracciando la convinzione di Italia Viva che Quota 100 vada abolita o radicalmente modificata, ha puntualizzato:”Chi la difende riesce a spiegarci cosa ha prodotto? Non vi accedono le donne e la gran parte delle persone con percorsi di lavoro precari, né chi ha svolto lavori usuranti. È una misura per pochi, che pagheranno i giovani”.

“C’è un populismo economico, di quelli che dicono chiudiamo la domenica, quelli che dicono diamo un sussidio a tutti, ma il Reddito di cittadinanza è stato un flop e anche Quota 100 è un flop: per accontentare 150.000 persone, in un pur interesse legittimo di andare in pensione prima, per accontentare questo metto 20 miliardi di euro per comprare consenso dicendo di aver cambiato la Fornero. Non hai cambiato niente, hai solo indebitato il Paese“, ha dichiarato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, nel corso di una una convention a Pistoia, prima dell’approvazione della Legge di Bilancio.

Per il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle pensioni Quota 100 bisogna agire con prudenza: “Occorre sedersi e ragionare, evitando lo spiazzamento degli italiani che hanno preso decisioni sulla propria vita”, ha dichiarato ai microfoni di “Circo Massimo”, su Radio Capital.

Le richieste del Comitato Opzione Donna Social

Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, ha ricordato in un post alcune delle questioni rimaste ancora in sospeso in ambito previdenziale: “Il cumulo gratuito dei contributi per quanto riguarda i lavoratori Esodati e le lavoratrici che vorrebbero pensionarsi utilizzando la misura dell’Opzione Donna“. “Tale istanza”, ha ricordato Armiliato, “era stata accantonata alla fine della scorsa Legislatura, per motivi puramente burocratici, ad un passo dall’ottenimento in LdB della norma”.

Il CODS porta avanti la proposta di prorogare Opzione donna al 2023. In caso di mancato riscontro sull’argomento, Armiliato chiede che venga introdotto “un qualche provvedimento migliorativo, tipo che sia proposta una misura con requisiti standardizzati e dunque accessibile a Tutte, che riconosca e valorizzi il lavoro di cura e naturalmente che venga inserito in modalità strutturale nel nostro ordinamento previdenziale”. A beneficio delle lavoratrici autonome nate nell’anno 1961, “che oggi, stando alla regola vigente, non possono usufruire della possibilità di scelta, così come concessa a Tutte le altre lavoratrici”, il CODS, chiede “di lasciare comunque aperta la possibilità di accesso ad Opzione donna”,  prorogandola “a tutto il 2020, ovviamente con i requisiti attuali”, in quanto “non si deve e non si può creare disuguaglianza fra uguali”.

Attendiamo a brevissimo quindi l’avvisata convocazione da parte del MdL che ha rimandato le discussioni sulla materia pensionistica a monte della LdB, prima che si arrivi a ridosso della produzione del DEF”, ha precisato l’amministratrice del CODS.

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