Riforma delle pensioni e sostenibilità del sistema previdenziale

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni e la sostenibilità del sistema previdenziale. Le osservazioni del FMI e di Proietti.

Pensioni 2018: età pensionabile e flessibilità in uscita

Il Fondo Monetario Internazionale, in uno studio sull’invecchiamento delle popolazione ed i relativi costi per le pensioni, ha utilizzato i dati provenienti da 80 paesi per mappare i risparmi pubblici (governativi) e privati ​​nei paesi nei prossimi 30 anni. Per il FMI “le  tendenze nel risparmio privato guidano lo sviluppo del risparmio nazionale”.

Assumendo politiche invariate, l’invecchiamento della popolazione aumenterà la spesa pubblica per pensioni di poco più di 2 punti percentuali del PIL entro il 2050“, ha segnalato Il FMI, aggiungendo:”I risparmi forniscono una forma di assicurazione contro le recessioni e, finanziando gli investimenti, stimolano la crescita economica a lungo termine“. ”Senza aggiustamenti dal punto di vista delle tasse o di altre spese, l’aumento della spesa” pubblica per le pensioni ”porterà a un calo dei risparmi pubblici. In diverse economie avanzate, i più giovani dovranno risparmiare significativamente di più e posticipare la pensione di diversi anni per usufruire di benefit pensionistici simili a quelli dei pensionati di oggi” osserva il Fmi.

Il punto di Proietti

Il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, ha così commentato le considerazioni del FMI:” Il FMI può stare tranquillo: la spesa per pensioni in Italia è dell´11% rispetto al PIL, assolutamente in linea con quella degli altri paesi della UE, anzi, un punto meno della Francia e mezzo punto meno della Germania. Il tema da affrontare è quello di continuare a cambiare la Legge Fornero che ha portato l´età di accesso alle pensioni 4 anni sopra la media europea. L´azione del sindacato, volta a cambiare questa situazione, ha avuto risultati importanti con l’APE Sociale e Quota 41 per 15 categorie di lavori gravosi.

Equità e giustizia per i lavoratori

Per il leader sindacale “il Governo deve continuare a reintrodurre principi di equità e di giustizia per tutti i lavoratori”. “Quota 100 è un passo importante al fine di garantire una flessibilità di accesso alla pensione, risponde alle esigenze dei lavoratori del nord e del settore pubblico, ma meno a quelle dei lavoratori del centro-sud dove i 38 anni di contribuzione si raggiungono con più difficoltà, ed è del tutto insufficiente per le donne”, ha precisato Proietti.

“Si deve poi assicurare che 41 anni di contribuzione sono sufficienti per l´uscita dal mondo del lavoro e valorizzare ai fini contributivi il lavoro di cura delle donne e la maternità. Inoltre, è essenziale prevedere meccanismi in grado di tutelare le future pensioni dei giovani”, ha aggiunto.

“Il decreto Legge deve anche contenere la proroga dell´APE sociale e opzione donna e completare la salvaguardia degli esodati”, ha sottolineato, a proposito del decreto legge in via di approvazione che introdurrà Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza.

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