Pensioni Quota 100, Reddito e pensioni di cittadinanza: gli ultimi aggiornamenti

Le ultime novità sulle domande per le pensioni Quota 100 ed il reddito di cittadinanza. Le dichiarazioni di Tridico e Tria. Continuano le proteste per i tagli alle pensioni.

Pensioni 2019: blocco della rivalutazione e riduzione delle pensioni di importo elevato. In arrivo altri tagli?

Gli ultimi dati sulle pensioni con Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza sono stati forniti dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, il quale, a margine di un workshop dell’Istituto sulla blockchain ha dichiarato che, in base all’andamento delle istanze per l’accesso alle due misure pervenute finora,  la stima del risparmio che si dovrebbe registrare a fine anno è di 2 miliardi sulle pensioni anticipate con Quota 100 ed 1 miliardo sul Reddito di Cittadinanza. 

Tridico ha chiarito che, in ogni caso, si tratta di una stima e che “le domande si possono ancora fare”. Di un risparmio di spesa tra i 3 ed i 4 miliardi su Quota 100 e Reddito di Cittadinanza ha parlato anche il Ministro dell’Economia Giovanni Tria, in un’intervista al al Financial Times. Tria non ha mancato di sottolineare, però, che sarebbe necessario introdurre “una serie di misure” per ridurre il deficit.

Ciprini: “Il Reddito e la Pensione di Cittadinanza sono due strumenti fondamentali di contrasto alla povertà”

Il deputato pentastellato Tiziana Ciprini, segretario della Commissione alla Camera, ha commentato via social gli ultimi dati Istat sulla povertà in Italia. “Il Reddito e la Pensione di Cittadinanza sono due strumenti fondamentali di contrasto alla povertà per un Paese come l’Italia in cui la povertà in 10 anni è aumentata del 74 per cento. Un dato che fa emergere quanto questo gravissimo problema sia stato sottovalutato dai governi precedenti. Per il MoVimento 5 Stelle è stato invece, da sempre, una priorità e dopo nemmeno un anno di governo siamo riusciti ad introdurre questa misura di dignità”, ha dichiarato l’On. Ciprini.

Nel 2018 secondo la rilevazione Istat le famiglie in condizioni di povertà assoluta sono oltre 1,8 milioni per un totale di 5 milioni di individui, circa 9 milioni di individui invece se si parla di povertà relativa. Numeri che dimostrano quanto fosse urgente cambiare rotta. Noi abbiamo messo al centro i bisogni dei cittadini e i dati relativi alle richieste che sono state fatte fino ad ora per percepire il Reddito e la Pensione di Cittadinanza sono davvero soddisfacenti. Aver raggiunto in pochi mesi circa 3 milioni di potenziali beneficiari è davvero un successo, soprattutto se si prendono come riferimento i dati delle misure che erano state introdotte negli anni scorsi”, ha concluso l’esponente del M5S.

Secondo i  segretari confederali Rossana Dettori (Cgil), Andrea Cuccello (Cisl) e Silvana Roseto (Uil), “per contrastare realmente la povertà, è necessario sia modificare la misura del reddito di cittadinanza, nelle parti che non tengono adeguatamente conto delle caratteristiche delle persone coinvolte e della multi-dimensionalità del fenomeno, sia rafforzare l’infrastruttura sociale territoriale”.

Tagli alle pensioni, blocco della perequazione: fissata l’udienza alla Corte dei Conti

Il Coordinamento Forum/Unpit ha segnalato che mercoledì 18 settembre, a Trieste, è stata fissata dalla Corte dei Conti Regionale l’udienza per la prima delle centinaia di vertenze promosse in tutta Italia tramite il Forum dai Soci che appartengono alle Associazioni aderenti, a seguito dei tagli operati sulle pensioni dalla Legge di Bilancio 2019.

“I pensionati, stufi di essere tartassati, sono scesi in piazza il 1°giugno 2019 a Roma a protestare. Dopo aver pagato fior di contributi durante tutta la vita lavorativa e continuamente pagato tasse su tasse da lavoratori onesti e anche da pensionati, hanno gridato un «no» a questo ulteriore balzello che blocca per tre anni ancora la perequazione automatica e che in maniera subdola viene trascinato negli anni con ripercussioni anche postume sulla reversibilità.

No a questa ormai abituale tassa occulta! Basta! sono stufi di essere il «bancomat dello Stato».  Se lo Stato ha bisogno, tutti, ma proprio tutti concorrano e, prima di tutto, si stanino gli evasori e si cancellino le spese inutili clientelari“, scrive la Federspev.

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