Pensioni, Quota 100 e mobilitazione sindacale. Tutte le ultime novità

Le ultime novità su Quota 100 e la mobilitazione sindacale. Le dichiarazioni di Barbagallo, Camusso e Boeri.

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Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato per il 9 febbraio a Roma una manifestazione nazionale nella quale porranno l’accento sulle proposte della piattaforma sindacale sui temi di pensioni e lavoro. “Noi facciamo Sindacato, stiamo al merito delle questioni: non vogliamo cambiare il Governo, ma chiediamo che il Governo cambi la sua politica economica. Non tutti i provvedimenti adottati vanno nella direzione dello sviluppo del Paese. Le nostre proposte sono chiare e mettono al centro il valore del lavoro”, ha dichiarato Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil.

“Ecco perché chiediamo, tra le altre cose, più investimenti in infrastrutture, meno fisco sul lavoro dipendente e sulle pensioni, più flessibilità verso il pensionamento per più lavoro ai giovani. La manifestazione sarà a sostegno di questi cambiamenti. Il Governo, allora, ci convochi subito e inizi con noi un confronto serio e serrato su questi capitoli fondamentali per l’economia del Paese”, ha aggiunto.

Quota 100 non è l’abrogazione della legge Fornero

“L’abrogazione della Fornero non c’è stata, questo è il punto”, ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil a Repubblica. “La combinazione 62 più 38 è buona cosa per la ristretta platea che potrà accedere al pensionamento anticipato: per lo più lavoratori  con una forte stabilità contributiva”, ha sottolineato il leader sindacale.

“Non si è tenuto conto dei giovani, che a tale somma non potranno mai arrivare, dei lavoratori del Sud che hanno storie contributive più discontinue, del lavoro precario e spezzettato delle donne e tanto meno dei lavori gravosi. Per tutte queste categorie resta la Fornero”, ha osservato. Secondo Camusso:”Continua la politica degli annunci , compreso l’impegno del presidente Conte, di discutere con i sindacati, e dei pochi fatti”.

Le risorse stanziate per la riforma delle pensioni saranno sufficienti?

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, continua a manifestare perplessità sulle risorse stanziate per Quota 100. In un’intervista a “La Stampa” ha dichiarato: “Sulle pensioni anticipate i soldi previsti non basteranno. Dobbiamo ancora fare le ultime valutazioni sul decreto, ma il rischio di non rispettare il tetto di spesa c’è”. Per Boeri, inoltre: “La durata triennale potrà spingere ad anticipare le uscite soprattutto nel privato ed il divieto di cumulo è sbagliatissimo: finirà per alimentare il lavoro nero”.

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