Pensioni, Opzione donna: ci sarà l’estensione alle nate nel ’61?

Le ultime noivtà sulle pensioni anticipate in regime di Opzione donna. Pirro sull'estensione alle nate nel 1961. Le osservazioni di Armiliato del CODS.

Continua l'attesa per il cumulo gratuito per i professionisti

Le ultime novità su Opzione donna vengono dalle affermazioni della senatrice del M5S Elisa Pirro sulla volontà del Governo di estendere i requisiti per l’accesso alle pensioni anticipate in regime di Opzione donna, in modo da includere le lavoratrici nate nel 1961. Nel corso di un incontro organizzato per illustrare alcuni interventi promossi dal suo partito, la senatrice Pirro ha dichiarato: “Riprendiamo la misura di Opzione donna, chiaramente con le caratteristiche che in questo momento erano utilizzabili all’interno del pacchetto pensioni, che avrà una disposizione, quindi dei fondi disponibili ed al momento  la possibilità era  includere le donne con 58/59 anni”.

L’esponente pentastellato ha aggiunto: “Nulla vieta che nel corso dell’anno e per i prossimi anni si possa proseguire a rinnovarla e quindi le persone che al momento sono state escluse potranno rientrare nei prossimi mesi con dei provvedimenti aggiuntivi e correttivi di quello attualmente in vigore“. Pirro ha ricordato che è stato approvato un ordine del giorno a firma di alcune colleghe di partito “per impegnare il Governo in questa direzione”.

L’ordine del giorno su Opzione donna

Alla domanda su quale valore avesse l’ordine del giorno su Opzione donna per le nate nel ’61, la senatrice Pirro ha risposto: “L’odg intanto deve essere approvato, ma siamo abbastanza fiduciosi su questo”. Nel ricordare che oggi inizierà l’esame in Aula al Senato del decreto legge che introdotto il Reddito di cittadinanza, Quota 100 ed altri interventi in materia di pensioni, ha proseguito: “Nel momento in cui dovesse essere accolto, come immaginiamo, impegnerà il Governo a reperire le risorse per il rinnovo al 31 dicembre 2019 della misura di Opzione donna, quindi per quelle che matureranno i requisiti nell’arco di quest’altro anno”.

La senatrice ha sottolineato: “L’intenzione c’è da parte di tutti, in questo momento ci sono solo dei vincoli materiali di bilancio”. “Se le cose andranno come immaginiamo, entro la fine dell’anno ci sarà il provvedimento di proroga“, ha concluso.

Le osservazioni di Orietta Armiliato del CODS

Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, dopo aver ascoltato l’ennesima dichiarazione da parte di un esponente di Governo sulla misura di Opzione donna, si è rivolta alla Senatrice Elisa Pirro ed al  Sottosegratario Claudio Durigon, chiedendo che dalle parole si passi ai fatti.

“Prendiamo atto della dichiarata volontà espressa, sia dall’una sia dall’altro in più occasioni via social, verbalmente/e-mail/messenger/video in nome e per conto del Governo del quale siete esponenti e rappresentanti dei partiti di maggioranza, di estendere con la prossima legge di bilancio la misura dell’Opzione Donna anche alle lavoratrici nate nell’anno 1961 e magari oltre, oggi rimaste escluse.
A seguito di queste vostre dichiarazioni, oltre che a salvare nei nostri files la documentazione relativa per memoria di tutti, perché non ci rassicurate con qualche strumento legislativo che tuteli un po’ di più sia i vostri impegni sia le conseguenti promesse? Fatte salve tutte le considerazioni dichiarate da questo Comitato sulla reale capacità di tale misura di poter risolvere i bisogni pensionistici delle donne, si può pensare anche di lasciarla attiva proprio perché è e resterebbe una scelta, un’opportunità in più per chi può permettersi di accedere ma, qualche impegno tangibile, non siete d’accordo che sarebbe auspicabile?”, ha osservato Armiliato

L’amministratrice del CODS ha poi precisato: “Gli strumenti per mettere ‘nero su bianco’ le istanze, gli impegni e le richieste esistono all’interno del nostro ordinamento giuridico e sono questi:  progetto di legge, art. 71 della Costituzione;  disegno di legge, art. 72 e 87 della Costituzione; proposta di legge, art. 121 della Costituzione”

“Quindi perché non ricorrere agli atti formali che un filo in più garantirebbero la sottoscrizione degli impegni che vi assumete verbalmente ma senza mai utilizzare gli strumenti istituzionali a disposizione? La bontà degli intendimenti parte anche da qui, visto che siete voi a governare e quindi i vostri impegni non sono oggi solo parte di un pacchetto di propaganda elettorale quindi, se davvero avete a cuore il futuro di questa misura come da mesi continuate a ripetere alimentando le aspettative delle donne potenzialmente interessate, perché non ne preparate uno fin da subito, ovvero, adesso?”, ha ribadito Armiliato.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news