Pensioni anticipate, Opzione donna: proroga e poi strutturale? Le dichiarazioni di Durigon

Le ultime novità sulle pensioni anticipate in regime di Opzione donna illustrate dal sottosegretario Durigon. Il commento di Orietta Amiliato del CODS.

Pensioni anticipate: proroga di Opzione donna nella prossima legge di bilancio e poi misura strutturale?

Opzione donna è una delle misure per le pensioni anticipate contenute nel decreto 28 gennaio 2019, n.4, il cosiddetto “decretone”, attualmente all’esame della Camera per la conversione in legge. I requisiti anagrafici per l’accesso allo strumento previdenziale hanno escluso una platea di lavoratrici potenzialmente interessate alle pensioni anticipate in regime di Opzione donna. Il Governo sembrerebbe intenzionato a rinnovare Opzione donna al 2020 e starebbe valutando la possibilità di rendere strutturale il dispositivo previdenziale.

Lo ha rivelato il sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, via social. A commento di un foto che lo vede abbracciato con una signora ha dichiarato:”Una Signora mi insegue nelle scale del centro dell’impiego di Genova, “grazie posso andare in pensione”. Ad un mese dall’entrata in vigore della legge, le donne che hanno aderito ad “Opzione Donna” sono state 6704. Questo governo si impegnerà a rinnovare questo strumento nella prossima finanziaria anche per il 2020 valutandone la possibilità di renderlo strutturale.

Domande presentate per Opzione donna al 28 febbraio 2019

Durigon ha allegato una tabella riassuntiva delle domande presentate per Opzione donna, aggiornata al 28 febbraio 2019.

Proroga di Opzione donna

“Ottimo! Allora Sottosegretario impegnatevi fin da ora con una proposta di legge ad hoc, che sancisca termini e contenuti in attesa del reperimento delle risorse. Cosí, con un atto formale, si sottoscriverebbe la fondatezza ed il reale intendimento del vostro proponimento. Mica per non voler dar credito alla sua parola, si intende, ma ne abbiamo viste e ne vediamo talmente tante che, un qualche segnale concreto, non guasterebbe ed alimenterebbe la fiducia nell’operato del Governo, le pare?”, ha commentato Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione donna Social nel leggere quanto dichiarato dal sottosegretario.

A chi chiedeva spiegazioni sulla proroga di Opzione donna per le lavoratrici nate nel ’61, Durigon ha risposto:” Mi sembra che questo governo abbia già dato molte risposte, inserire oggi questa norma significa impegnare fin da subito risorse che invece servono il prossimo anno. Faremo nel prossimo bilancio il rinnovo” ed ha aggiunto:” Nessuna data retroattiva, opzione donna verrà rinnovata e ci saranno i requisiti del 1961

Il commento di Orietta Armiliato del CODS

“Risposte sicuramente questo Governo le ha anche date, ma non certo alle Donne!”, ha replicato Armiliato. “Quota 100 è inaccessibile perché il requisito contributivo è difficilmente raggiungibile causa la discontinuità delle carriere tipicamente femminile e, per quanto ad Opzione Donna, avete peggiorato il requisito anagrafico di accesso innalzandolo, decisione che ha tagliato fuori un’altra fetta di potenziali aderenti”.

“Per quanto all’anticipo del TFS poi, tutti i lavoratori potranno usufruirne ad esclusione delle DONNE che sceglieranno la misura dell’Opzione Donna, così come tutti potranno cumulare i contributi versati nelle diverse casse, precludendo però questa possibilità sempre e solo alle Donne che scelgono OD.
Quindi, risposte a tutti senza dubbio le avrete anche date, a tutti …ad esclusione delle lavoratrici, o sbaglio?”, ha puntualizzato l’amministratrice del CODS.

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