Il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, è tornato a parlare della riforma delle pensioni ideata dal Governo Lega-Movimento Cinque Stelle, in un’intervista rilasciata a “Il Manifesto”. Nel corso della discussione l’esponente leghista si è soffermato sul nuovo dispositivo per le pensioni anticipate, Quota 100, fortemente voluto dal suo partito.
I requisiti contributivi per l’accesso a Quota 100 sono un ostacolo insormontabile per molte donne, come ammesso dallo stesso Durigon, per il quale la soluzione sarebbe quella di rendere strutturale Opzione donna, misura per le pensioni anticipate al femminile.“Riconosco che i 38 anni hanno un impatto negativo sulle donne. Quanto all’anno di contributi per ogni figlio, sarebbe costato 500 milioni e ora è una cifra troppo grande. Ma abbiamo deciso di rendere strutturale Opzione Donna”, ha dichiarato.
Opzione donna strutturale: le ultime novità
L’amministratrice del Gruppo Opzione Donna: Le Escluse, Paola Viscovich, ha rivelato, in esclusiva a MyMagazine, di aver ricevuto importanti conferme sul futuro di Opzione donna, che, come sembra, continuerà ad avere un ruolo nell’ambito della riforma delle pensioni giallo-verde. Viscovich, da contatti recenti avuti con l’on. Durigon, in merito ai programmi del prossimo futuro per Opzione Donna, ha avuto conferma del fatto che si tenderà a rendere strutturale la misura.
Il commento di Paola Viscovich
L’amministratrice del Gruppo Opzione Donna: Le Escluse ringrazia dunque l’on. Durigon “anche a nome delle donne che rappresenta, per l’estrema disponibilità e, specialmente, perché torna a parlare di una misura così viva ed attesa da tante donne”. “Abbiamo motivo di credere fiduciosamente“, conclude Paola Viscovich, “che alle parole seguiranno i fatti, anche perché quanto fin qui già fatto da questo Esecutivo per Opzione Donna è un elemento importante, che ci induce a credere che sarà proprio così”.
