Pensioni anticipate, Quota 100 ed Opzione donna: ultimi aggiornamenti

Le dichiarazioni di Maria Edera Spadoni sulle pensioni anticipate con Quota 100 ed Opzione donna. Il commento di Orietta Armiliato e Mauro D'Achille.

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Gli ultimi dati sulle domande d’accesso a Quota 100, nuova misura per le pensioni anticipate, aggiornate alle 17 del 3 aprile 2019 indicano che sono state presentate 111.530 istanze, di cui 81.962 da uomini e 29.568 da donne. Secondo quanto affermato dal sottosegretario al Ministero del lavoro Claudio Durigon, sono pervenute all’Inps 9.765 le domande per l’accesso ad Opzione donna, di cui 1.100 sono state respinte.

Il Vice presidente della Camera Maria Edera Spadoni ha esternato alcune considerazioni su tali strumenti per le pensioni anticipate con un post pubblicato poche ore fa, nel quale si legge: “Leggo in alcune testate dati non esatti sulle richieste di domande presentate incolpando addirittura il Governo di avere fatto un provvedimento che tutela solo gli uomini. Facciamo chiarezza con dati INPS alla mano. Per quota 100 presentate quasi 105000 domande (di cui quasi 28000 donne). Per opzione donna quasi 11000 donne hanno fatto richiesta. In totale le donne sono 39000, cioè il 34% del totale di richiedenti”.

Pensioni anticipate: il punto di Maria Edera Spadoni

Tante donne e uomini (quasi 116000!) avranno finalmente la possibilità di andare in pensione liberando posti di lavoro per incentivare la staffetta generazionale che abbiamo sempre sostenuto in questi anni. Mi sono battuta in questi mesi per inserire in legge di bilancio Opzione donna, incontrando anche i comitati che hanno espresso le loro richieste. Sono orgogliosa ed emozionata nel scoprire che grazie a questa norma quasi 11000 donne in Italia avranno la possibilità di andare in pensione anticipatamente. Sicuramente c’è ancora tanto da fare, ma la direzione è quella giusta!”, ha affermato l’On. Spadoni, nel concludere il post.

Il punto di Orietta Armiliato

“Maria Edera Spadoni (M5S) un’ora fa sul suo profilo FB ha pubblicato questo spregiudicato (e qui mi fermo…) post. Mi limito solo a rilevare che, manipolare in questo modo la realtà, è ascrivibile solo a chi è privo di remore di ordine morale: i numeri sono l’unico dato oggettivo ed incontrovertibile ma, la signora Spadoni, insultando la nostra capacità cognitiva e senza alcuna vergogna, prova a venderci ciò che le aggrada”, ha dichiarato Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social dopo aver letto le dichiarazioni dell’esponente pentastellato.

Sul profilo social dell’On Spadoni Armiliato ha chiarito: “I numeri sono quelli che lei espone e sono gli stessi ufficializzati e certificati, riportati dalle testate giornalistiche. Ciò detto, le pare che Quota 100 sia una misura che ha incontrato i bisogni delle donne? La matematica non pone molti argomenti di discussione e quindi, che siano solo 28000 le lavoratrici che hanno aderito rispetto alle 105000 domande processate, a lei sembra un dato soddisfacente?  Ma neppure aggiungendo le 11000 che hanno scelto OD, si raggiunge un numero che si avvicina alla totalità delle richieste dei lavoratori maschi presentate per Quota 100!”

“Suvvia…cerchiamo di essere intellettualmente onesti ed oggettivi e, piuttosto, veda di promuovere una qualche misura che possa andare incontro ai bisogni delle donne, tutte, come per esempio la valorizzazione del lavoro di cura, che senz’altro non pareggerà il credito che hanno le donne ma intanto sarebbe un aiuto ed un riconoscimento per il lavoro che svolgono per colmare le carenze del sistema del quale oggi lei, nel suo ruolo istituzionale, è co-responsabile”, ha puntualizzato l’amministratrice del CODS.

Le osservazioni di Mauro D’Achille

Addizionare le uscite con OD a quelle con quota cento per far aumentare la percentuale delle donne è come mescolare le mele con le pere. Un errore giustificabile per chi frequenta la seconda elementare, non certo per chi riveste il suo ruolo”, ha dichiarato Mauro D’Achille, amministratore del gruppo “Lavoro e pensioni:Problemi e Soluzioni”, nel commentare le affermazioni dell’On.Spadoni.

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