Pensioni anticipate: Quota 100 discrimina i lavoratori

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni e Quota 100. Le dichiarazioni di Flai Cgil.

Pensioni 2019: blocco della rivalutazione e riduzione delle pensioni di importo elevato. In arrivo altri tagli?

Giovedì prossimo sarà varato il decreto legge con il quale saranno introdotti Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza. Vedremo se il testo definitivo presenterà novità rispetto alle bozze che sono circolate. La tempistica necessaria al Governo per il varo del decreto ha creato non poche perplessità. Che le ragioni del rinvio siano il mancato accordo tra i partner di Governo sulle riforme o le risorse a disposizione, rivelatesi esigue rispetto alle promesse, la cosa certa è che la nuova misura per le pensioni anticipate non piace ai sindacati.

“A 15 giorni dalla pubblicazione della Legge di Bilancio 2019, contenente tra l’altro i provvedimenti in merito alla revisione del sistema previdenziale, non sono ancora state approvate dal Consiglio dei Ministri le relative disposizioni attuative. In attesa del testo definitivo del decreto, che dovrebbe essere approvato nel prossimo Consiglio dei Ministri, sottolineiamo che si tratta di un provvedimento discriminatorio verso le lavoratrici e lavoratori stagionali della nostra categoria”, ha dichiarato in una nota Flai Cgil.

Quota 100, provvedimento discriminatorio per Flai Cgil

Flai Cgil ha affermato che i requisiti necessari per accedere a Quota 100 escluderanno le donne ed alcune categorie di lavoratori. “Prevedendo la norma almeno 62 anni di età e 38 di contribuzione, ancora una volta non vengono soddisfatte le esigenze che riguardano i lavoratori che svolgono lavori discontinui, tipici della nostra categoria, sia per gli stagionali che per i lavoratori agricoli, e sono nuovamente penalizzate le donne.

I sindacati chiedono un confronto

“Riteniamo assolutamente indifferibile, come già richiesto dalle confederazioni, un reale confronto sul tema e l’emanazione di norme attuative che contengano delle reali risposte alle problematiche indicate. Il governo si confronti con noi per evitare che si continuino ad attuare provvedimenti segnati dalla disparità di trattamento, facendo lavoratori di serie A e di serie B, penalizzando chi nel mercato del lavoro non ha la fortuna di svolgere un lavoro a tempo indeterminato, come i lavoratori stagionali dell’industria come dell’agricoltura, che rappresentano l’ossatura del nostro sistema economico”, ha sottolineato Flai Cgil.

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