Pensioni anticipate, Opzione donna: tutte le ultime novità

Tutte le ultime novità su Opzione donna: la compatibilità con prestazioni per il sostegno al reddito, i requisiti contributivi e la proroga al 2019.

Pensioni anticipate: nuove conferme sulla proroga di Opzione donna

Le ultime novità sulle pensioni con Opzione donna vengono dalla circolare Inps 88/ 2019, con la quale sono stati chiariti i rapporti tra alcune prestazioni a sostegno del reddito ed i trattamenti pensionistici anticipati disciplinati dal decreto-legge n. 4/2019, tra cui Quota 100 ed Opzione donna, relativamente agli aspetti connessi al riconoscimento e al mantenimento di dette prestazioni.

L’articolo 16 del decreto-legge n. 4/2019 dispone che le lavoratrici che hanno maturato, entro il 31 dicembre 2018, un’anzianità contributiva minima di 35 anni e un’età anagrafica minima di 58 anni, se dipendenti, e di 59 anni, se autonome, possono accedere alla pensione anticipata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal D.lgs 30 aprile 1997, n. 180, trascorsi: dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti; diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi. L’Inps ha chiarito che “è possibile fruire della NASpI fino alla prima decorrenza utile successiva alla presentazione della domanda di trattamento pensionistico“.

I requisiti per l’accesso alle pensioni con Opzione donna

L’Inca, il patronato della Cgil, ha riferito che l’Inps non applica più l’arrotondamento dell’anzianità contributiva ai 34 anni, 11 mesi e 16 giorni alle lavoratrici, iscritte alle gestioni esclusive dell’AGO, che intendono accedere a pensione in Opzione donna, in quanto ritiene che il requisito contributivo debba essere pienamente raggiunto.

L’Inca sta valutando la possibilità di attivare un eventuale contenzioso nei casi di perdita del diritto alla pensione in opzione donna per carenza del requisito contributivo entro il 31.12.2018 dovuto alla mancata applicazione dell’arrotondamento.

Proroga di Opzione donna

Il sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, ha risposto ad un post di Simonetta Di Renzo, iscritta al Gruppo “Opzione donna: Le escluse”, la quale chiedeva notizie della proroga di Opzione donna al 2019. Alla domanda: “E la proroga di opzione donna al 31.12.2019?? #ODescluse sono in attesa. #PROROGAOD61#DALLEPAROLEAIFATTI#ClaudioDurigon”, Durigon ha così risposto: “Simonetta Di Renzo si farà in bilancio“.

Il gruppo “Opzione donna: Le escluse chiede la proroga di Opzione donna AL 31/12/2019, con i seguenti requisiti:  età anagrafica: 58 anni per le dipendenti e 59 anni per le autonome e 35 anni di contributi. In questo modo “rientrerebbero le dipendenti nate nel 1961 e le autonomee nate nel 1960, nonché le donne con “qualche anno in più ” che matureranno i 35 anni di contributi nel 2019″.

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