Pensioni anticipate, Opzione donna: il Punto del Movimento Opzione Donna

Le dichiarazioni delle amministratrici del Movimento Opzione Donna dopo l'approvazione da parte del Parlamento del decreto contenente il Reddito di cittadinanza, Quota 100 ed Opzione donna.

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Il decreto che ha introdotto il Reddito di cittadinanza, Quota 100 ed altri interventi sulle pensioni ha completato l’iter di conversione in legge in Parlamento. Il Movimento Opzione Donna ha manifestato la propria soddisfazione per l’approvazione del provvedimento, contenente Opzione donna, misura per le pensioni anticipate al femminile, in virtù della quale “Il diritto al trattamento pensionistico anticipato e’ riconosciuto, secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n.180, nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome.

“La proroga di Opzione Donna è realtà. Dopo tre anni di battaglie, grazie al Governo e al Parlamento dell’attuale XVIII legislatura, oggi, 27 Marzo 2019, la prosecuzione di Opzione Donna al 31.12.2018 è stata finalmente e definitivamente approvata dal Parlamento! In questi lunghi e faticosi anni, il nostro Movimento ha rappresentato un esempio virtuoso dell’utilizzo dei Social come mezzo di comunicazione e di aggregazione, consentendo alle donne di unirsi sulla tematica “Opzione Donna” e di essere considerate ed ascoltate nella veste politica di “interlocutore attivo e collaborativo” dal Governo, senza intermediari di alcun tipo, nel rispetto del moderno principio di sussidiarietà”, hanno dichiarato le amministratrici del Movimento Opzione Donna, Lucia Rispoli e Teresa Ginetta Caiazzo.

“Il nostro cammino non finisce qui”

“In questi lunghi e faticosi anni, il Movimento Opzione Donna, nato nel 2016 dall’esigenza di dar voce alle Donne che chiedevano una misura pensionistica di flessibilità più giusta ed adeguata alle aspettative immaginate per la vita di ognuna, è divenuto una COMUNITÀ’ all’interno della quale è stato possibile condividere la nostra esperienza di vita, unite in una battaglia che ci ha visto solidali e motivate. Oggi, nella Nostra Comunità è un giorno di festa per Noi e per tutte le donne “invisibili” di questo Paese, alle quali abbiamo dato voce e per le quali abbiamo combattuto. Il nostro cammino non finisce qui! Questo nostro primo obiettivo raggiunto ci spinge ad andare avanti perché tante, troppe donne hanno bisogno di misure di flessibilità pensionistica, ad oggi non ancora definite, e del mantenimento in essere nell’imminente futuro di “Opzione Donna”, con auspicabili migliorie“, hanno precisato Rispoli e Caiazzo.

Gli impegni futuri

Le amministratrici del Movimento Opzione Donna hanno proseguito: “Riteniamo, inoltre, che sia altrettanto indispensabile proseguire nel nostro impegno finalizzato a risolvere le gravose problematiche di carattere contributivo (ad esempio, riscatto dei periodi antecedenti al 1995, cumulo dei contributi versati in Casse previdenziali diverse dall’Inps) che al momento comportano, principalmente per le donne, la difficoltà di raggiungere, prima dei 63/67 anni, il requisito contributivo sufficiente ed idoneo all’accesso alla pensione con QUALSIASI forma pensionistica anticipata attualmente disponibile. 
Nella consapevolezza che la “pensione” sia il risultato/riassunto della vita lavorativa cui è strettamente connessa e conseguenziale, Il Movimento Opzione Donna continuerà a mantenere vivo questo “spazio vitale” per discutere ancora di specificità di genere e disparità di genere in ambito lavorativo, retributivo e previdenziale”.

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