Pensioni anticipate: le risposte alle domande più frequenti su Opzione donna

Le risposte di Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, alle domande più frequenti sulle pensioni anticipate in regime di Opzione donna.

Donne e pensioni: proroga di Opzione donna e reddito di maternità. Il punto di Orietta Armiliato del CODS

L’amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, Orietta Armiliato, ha risposto, in esclusiva per MyMagazine, ad alcune domande su Opzione donna, il dispositivo previdenziale in virtù del quale viene riconosciuto il diritto al trattamento pensionistico anticipato, secondo le regole di calcolo del sistema contributivo, nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni ed un’età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti ed a 59 anni per le lavoratrici autonome.

Con Opzione donna le lavoratrici conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti o 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

Una volta maturati i requisiti contributivi ed anagrafici, Opzione donna è un diritto acquisito?

Una volta ottenuto il beneficio della quiescenza corrispondendo ai requisiti delle varie tipologie incluse nel nostro ordinamento previdenziale, tale beneficio non si esaurisce poiché Il diritto alla pensione è un diritto soggettivo pubblico riconosciuto a tutti i lavoratori e garantito dalla Costituzione secondo la formula contenuta nell’art. 38, secondo comma.

Si potrà accedere ad Opzione donna anche alla fine della sperimentazione di Quota 100?

Stante quanto sancito dal diritto soggettivo, esercitabile ovviamente senza limitazioni temporali, la risposta é Sí, però, va anche detto che la legge appena emanata contenuta nel ex DL 4/2019 vincola l’accesso al pensionamento fino al raggiungimento della capienza delle risorse allocate e dunque, potenzialmente, ci potrebbe essere il rischio che il diritto venga meno.

Cos’è la cristallizzazione del diritto?

La cristallizzazione del diritto altro non è che l’esercizio del sopra citato diritto soggettivo ovvero: é possibile usufruire di una qualsiasi delle misure pensionistiche contemplate ‘sine die’ ovvero a tempo indeterminato.

La cristallizzazione vale anche in caso di esaurimento delle risorse disponibili?

Essendo un diritto sancito dalla costituzione, se ci si attiene alla norma, non ci dovrebbero essere problemi, fatta salva un’ulteriore norma che lo neghi o lo sostituisca. Ciò detto, a mio avviso si manifesta incongruenza legislativa che potrebbe trovare soluzione solo tramite la giurisprudenza.

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