Pensioni anticipate: continua il pressing per la proroga di Opzione donna

Le dichiarazioni di Paola Viscovich, amministratrice del gruppo Opzione Donna: le Escluse.sulla proroga di Opzione donna, dopo il successo elettorale della Lega.

Pensioni anticipate: proroga di Opzione donna nella prossima legge di bilancio e poi misura strutturale?

“Primo partito in Italia. Più del 34%”, così ha commentato il risultato elettorale il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon. Ora che le urne hanno decretato il successo della Lega, il gruppo Opzione Donna: le Escluse, ricorda le promesse sulla proroga di Opzione donna. “Oggi è un buon giorno la Lega vince, adesso non possono non mantenere le promesse fatte, attendiamo la proroga“, ha commentato a caldo Paola Viscovich, amministratrice del gruppo Opzione Donna: le Escluse.

“A Noi del gruppo escluse interessa il proseguimento di OD a requisiti non ulteriormente innalzati. A noi interessa ciò che abbiamo sempre detto dall’inizio: possibilità di accesso per le nate nel 61 nell’anno 2019. Tutto si condensa nello slogan OPZIONE DONNA AL 2019″. Secondo Viscovich, Opzione donna, infatti, è una misura che non ha esaurito ancora la sua efficacia.

Le promesse di Durigon

Il sottosegretario Durigon ha ribadito più di una volta che in occasione della prossima Legge di Bilancio sarebbe stata predisposta la proroga di Opzione donna al 2019. A maggior ragione dopo il successo elettorale della Lega, “ci faremo sentire in tutti i luoghi, in tutti i modi. Non gli daremo la possibilità di dimenticarsi di noi. L’attenzione deve essere mantenuta alta, abbiamo davanti mesi di lotta, ma nella prossima ldb vogliamo vedere scritto “PROROGA OD AL 31/12/19“, ha puntualizzato Viscovich.

Perchè Opzione donna?

Viscovich in un’intervista a Mymagazine ha spiegato perchè il gruppo Opzione Donna: le Escluse si batte per la proroga di Opzione donna al 2019: “Opzione donna oggi, ha ancora una ragion d’essere, specie per le donne del 61 vicine ai 60 anni, ed escluse dalla possibilità di accedere ad Opzione Donna perché separate dal gruppo di compagne già esaudite da questo Governo, a causa dell’inaspettato e repentino aumento dell’anno di età che ha stroncato aspettative già anticipate. Se poi queste donne sono anche madri, e oggi sono diventate, o potrebbero diventare, anche nonne, questo può essere solo un altro elemento a suffragio della necessità e dell’urgenza di concedere loro il meritato riposo”.

 

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