È iniziato in Commissione l’esame degli emendamenti al decreto 28 gennaio 2019, n. 4 recante disposizioni urgenti in materia di Reddito di cittadinanza e pensioni. “Molti dei nostri emendamenti non sono stati ammessi“, ha dichiarato a Tg Parlamento Carla Cantone, deputato del Pd e e segretario della Commissione lavoro alla Camera.
“È chiaro che non potremo accettare questo provvedimento, pur essendo d’accordo che c’è bisogno della flessibilità in uscita, quindi di una Quota 100, ma come l’hanno presentata loro non può essere: troppe persone saranno penalizzate“, ha precisato l’esponente del Pd. Il decretone approderà lunedì prossimo in Aula alla Camera.
Le discriminazioni di Quota 100
Nel corso di una seduta delle Commissioni Riunite Lavoro ed Affari sociali della Camera, Cantone ha osservato che la misura di Quota 100 “di carattere transitorio, fissando i requisiti per l’accesso al pensionamento a 38 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica, discrimina ingiustamente i lavoratori precoci che, pur avendo un’anzianità contributiva superiore, non possono accedere al pensionamento perché non raggiungono i 62 anni richiesti, oppure coloro che, specialmente al Sud, pur avendo raggiunto l’età richiesta, non possono vantare sufficiente anzianità contributiva, per le note condizioni del mercato del lavoro in tale zona del Paese. Il decreto-legge, inoltre, non ha tenuto in nessun conto le condizioni di coloro che esercitano attività usuranti o lavori gravosi”.
“Pensa, in particolare, ai lavoratori edili, che, a causa della mobilità tra i cantieri o della chiusura degli stessi per intemperie, difficilmente raggiungono un’anzianità contributiva tale da permettere loro di andare in pensione ad età meno avanzate. Anche i precari sono stati trascurati dal Governo”, ha sottolineato l’esponente democratico. Secondo l’ex sindacalista: “Sarebbe stato opportuno prevedere, magari attraverso l’istituzione di uno specifico Fondo, la copertura assicurativa dei periodi non lavorati, per facilitare il raggiungimento dell’anzianità contributiva necessaria“. Cantone ha toccato anche il tema degli esodati non salvaguardati. “Nemmeno con Quota 100 potranno accedere al pensionamento, senza, peraltro, che il decreto-legge rechi alcuna previsione a loro favore”, ha sottolineato.
La falsa illusione della staffetta generazionale
Paolo Zangrillo, deputato di FI, ha sottolineato il carattere transitorio di Quota 100, “che penalizza,
come da più parti sottolineato, soprattutto le donne e che, pur essendo molto oneroso per la finanza pubblica, non corregge le storture della riforma Fornero“. “L’esperienza di altre economie, i cui sistemi previdenziali consentono l’accesso flessibile al pensionamento, dimostra inoltre come sia falsa l’illusione della staffetta generazionale, mettendo a rischio, in tal modo, anche il conseguimento di un altro degli obiettivi che il Governo si è posto con questo provvedimento“, ha puntualizzato Zangrillo.