Pensioni 2019: continua il pressing per la nona salvaguardia degli esodati

Le ultime novità sule pensioni 2019. Ci sarà la nona salvaguardia pensionistica? Le dichiarazioni di Molinari, Alboni e Rizzetto.

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Continua ad aumentare la rabbia e lo sdegno degli esodati non ancora salvaguardati. Una soluzione normativa definitiva alla questione degli esodati non è stata inclusa nella Legge di Bilancio 2019 e nelle misure di tipo previdenziale contenute nel decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, ma è stato l’aver sentito dal sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, che “non ci sono più esodati”, ad aver messo in allarme quanti sperano nel varo della nona salvaguardia pensionistica.

In un’intervista rilasciata nella trasmissione “L’Aria che tira”, il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha dichiarato che è stata l’Inps ad affermare che i 6.000 rimasti esclusi dalle otto salvaguardie già varate non sono “riconoscibili come esodati, perché gli esodati sarebbero tutti tutelati”.”Non è Durigon a fare questa valutazione, ma l’Inps”, ha sottolineato Molinari, per il quale, in ogni caso, bisogna “risolvere il problema”.

Durigon ha ribadito più volte  che si sarebbe trovata una soluzione per gli esodati non ancora salvaguardati una volta avuti dall’Inps i dati chiesti in merito dal Governo. Sentir dire che per l’Inps “non ci sono più esodati”, non è la risposta che si attendeva. “Non è vero che non ci sono più esodati! Il Legislatore deve fare giusta query all’Inps“, ha puntualizzato Elide Aboni, amministratrice del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”. “NON è Inps a NON dare i numeri MA la POLITICA a NON volerli chiedere correttamente”, ha precisato. A conferma di ciò, ha sottolineato Alboni, le parole di accompagnamento alla relazione sugli esodati inviata al Ministero del lavoro dall’Inps, lette dalla conduttrice in trasmissione:”Ulteriori misure rientrano nelle scelte politiche del legislatore, così come la definizione delle relative platee”.

La soluzione di Durigon

Durigon ritiene che si possano tutelare gli esodati non salvaguardati ampliando una clausola di Quota 100. Lo ha  dichiarato Molinari nel corso della trasmissione condotta da Myrta Merlino. “La soluzione per gli esodati che che ha in mente Durigon è quella di ampliare una clausola della Quota 100, che è quella della pace contributiva, cioè che permette di riscattare anni usati per la laurea o di mancato lavoro, con una contribuzione favorevole, quindi con l’aiuto dello Stato. Attualmente sono previsti 5 anni, l’idea è quella di aumentare questo periodo di tempo per venire incontro a queste persone che hanno bisogno di coprire una parte dei contributi perché non stavano lavorando”, ha affermato il leghista.

Tale soluzione viene giudicata dagli esodati non accettabile in quanto discriminatoria, visto che si chiede un contributo a persone senza reddito e crea delle disparità di trattamento tra i 6.000 non salvaguardati e gli esodati già tutelati dalle otto salvaguardie pensionistiche già varate.

Le precisazioni di Rizzetto

Walter Rizzetto, deputato di Fratelli D’Italia ha chiesto in un post “una giustizia per gli esodati residui”. “Ancora, ed ancora una volta, chiedo al Governo una giustizia per gli esodati residui, esclusi da tutte le salvaguardie e che, a mio parere, devono essere trattati al pari di altri senza strane ”finestre” che si apriranno e che non garantiranno a tutti un equo trattamento”, ha affermato.

Si abbia il coraggio di una soluzione definitiva: non costa molto e permetteremmo a gente ormai stremata di poter godere di un diritto innegabile”, ha ribadito.

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