Pensioni 2019: boom di domande per Quota 100, ma non tutti sono soddisfatti

La soddisfazione di Di Maio e Salvini per il gran numero di domande alle pensioni anticipate con Quota 100. Le critiche dei sindacati e le richieste degli esodati, con le dichiarazioni di Metassi.

Pensioni 2018: età pensionabile e flessibilità in uscita

Da un paio di giorni è possibile presentare le domande per l’accesso a Quota 100, nuovo dispositivo per le pensioni anticipate. “Mille domande il primo giorno per andare in pensione con QUOTA 100, partenza col botto! Sono felice! Sono stati quasi otto mesi di lavoro entusiasmante, faticoso, con tanti amici nel Paese e qualche avversario nei salotti buoni. Questa è solo la prima di cinque manovre che puntano tutto sugli italiani, obiettivo finale: Quota 41″, ha affermato il Vice Premier Matteo Salvini, via social.

Sempre via social, il Vice Premier Luigi di Maio ha dichiarato:””Quota100 non funzionerà” “Pochissimi aderiranno a Quota100” “Quota100 non basta” “Quota100 è un bluff” “Quota100 operazione di facciata”. Così dicevano tutti. Dicevano che era irrealizzabile. Noi invece l’abbiamo fatta ed ecco i risultati da un’agenzia che mi hanno girato poco fa: “Sono quasi 5.000 le domande arrivate già all’Inps per chiedere di andare in pensione con la cosiddetta Quota 100 o con le altre misure previste dal Decreto del Governo. Lo fa sapere il presidente del Civ dell’Inps, Guglielmo Loy, sottolineando che queste sono arrivate per via telematica (1.892 prima delle 17) e attraverso i patronati (2.697) ma che “tantissime persone si sono presentate nelle sedi dell’Istituto per informazioni su Quota 100”.

Il giudizio della Cgil resta negativo

La Cgil continua a ribadire il suo giudizio negativo sulle pensioni anticipate con  Quota 100: “Non è la riforma delle pensioni e le norme varate dal governo produrranno nuove diseguaglianze e ingiustizie”, sottolinea il sindacato. “Noi stiamo chiedendo che si apra una vera trattativa per cambiare la legge sulle pensioni perché rimangono tutte le altre cose da fare. Bisogna affrontare il fatto che i lavori non sono tutti uguali, dare una pensione di garanzia ai giovani e riconoscere i disastri che sono stati fatti per le donne“, ha osservato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini 

Noi vogliamo fare una riforma vera. Non andiamo in piazza contro chi può andare in pensione, ma per cambiare un sistema che non dà la pensione ai giovani e non dà futuro a nessuno. Ci siamo battuti e abbiamo protestato anche con i governi precedenti proprio per cambiare la legge Fornero”, ha aggiunto.

Quota 100 non risolve la questione degli esodati non salvaguardati

Il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” ha manifestato una netta contrarietà all’ipotesi che il Governo voglia adattare Quota 100 o altri strumenti pensionistici alla risoluzione della questione degli esodati non ancora salvaguardati. “Il Comitato si dissocia, fin d’ora, da qualsiasi proposta di sostituire la dovuta salvaguardia con soluzioni estemporanee, a cominciare dalle riforme pensionistiche appena approvate in questi giorni”, ha puntualizzato Luigi Metassi, amministratore del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” .

Metassi ha spiegato nel dettagli i motivi che fanno di Quota 100 uno strumento non idoneo alla tutela dei 6.000 esodati rimasti esclusi dalle otto salvaguardie pensionistiche già varate: “Quota 100, in considerazione dei requisiti richiesti, non è raggiungibile per la quasi totalità degli esodati. Una sua eventuale rimodulazione su requisiti più favorevoli lascerebbe comunque fuori le carriere discontinue (discriminazione di genere nei confronti delle donne) o costringerebbe i lavoratori a versare contributi per i quali hanno già versato; la misura della quota, qualora risultasse inferiore ai requisiti che concorrono a formare la quota 97,7 prevista dal precedente regime, offrirebbe spunto ai già salvaguardati per un massiccio ricorso costituzionale; le contribuzioni inferiori ai 30 anni, non avendo altra soluzione che l’APE, ne conseguirebbero un pesante danno economico per il resto della loro vita. APE inoltre è stata prorogata per un solo anno quindi, gli esodati con requisiti al 2020 e 2021 resterebbero esclusi”.

“La clausola di salvaguardia contenuta nel Decreto Pensioni e l’incertezza sulla consistenza della platea dei richiedenti, non garantiscono la durata triennale del provvedimento, col risultato che le richieste degli esodati possano non trovare accoglienza in tutto o in parte”, ha sottolineato Metassi.

“Disconoscere il diritto alla salvaguardia equivale a riversare i lavoratori esodati, privati del reddito ormai da sette anni, nel marasma di graduatorie dove altri lavoratori, tuttora in attività (quindi non in emergenza economica), avrebbero giocoforza precedenza in graduatoria. Un diritto contemplato dalla Costituzione va riconosciuto nella sua interezza e non può essere barattato con soluzioni riduttive della forma e della sostanza”, ha precisato l’amministratore del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati”.

“Il Comitato in parola oppone la sua proposta che consiste in una nona salvaguardia che, riprendendo il testo della ottava salvaguardia, ne estenda i termini dei requisiti a tutto il 31/12/2021 per tutte le categorie indistintamente, tenendo conto che ulteriori due anni di transitorio allineerebbero semplicemente la nostra legislazione alle ultime riforme in ambito UE (Germania e Portogallo). Proposta semplice e chiara, formulata sulle risultanze numeriche contenute nella risposta del Sottosegretario Cassano all’interrogazione in Commissione Lavoro n° 5-09123 dell’on. Walter Rizzetto, facilmente traducibile in testo di Legge, che costituisce anche il giusto metro per stigmatizzare i requisiti necessari a definire lo status di esodato.

Su queste sole basi, il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” continuerà a cercare il dialogo con le istituzioni attraverso i suoi due unici delegati o i suoi amministratori diffidando, fin d’ora, chiunque dall’accomunarlo a proposte o decisioni difformi da un provvedimento di salvaguardia, ancorché non in linea con il testo di legge della ottava salvaguardia”, ha concluso.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news

Informazioni sull'autore