Pensioni 2019: al via le domande per Quota 100

Da ieri è possibile presentare le domande di pensione in regime di Quota 100. I chiarimenti del'Inps. Le dichiarazioni di Proietti e le precisazioni di Alboni sugli esodati.

Riforma pensioni 2019: le ultime novità su Quota 100 e flessibilità in uscita

Il decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, contenente il Reddito di cittadinanza, Quota 100 ed altre misure sulle pensioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 28 gennaio 2018, è entrato in vigore ieri, 29 gennaio 2019. Da ieri è possibile presentare le domande per la pensione anticipata in regime di Quota 100. L’Inps ha comunicato le modalità di presentazione delle istanze.

È possibile presentare le domande per l’accesso a Quota 100 mediante il portale dell’Istituto Previdenziale, servendosi dei Patronati e degli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’Ente, oppure mediante i servizi del Contact center. L’Inps ha segnalato che alle ore 13.00 di ieri erano state già presentate le prime 44 domande.

I temi della riforma delle pensioni 

Nel commentare le ultime novità sulla riforma delle pensioni in atto, il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti ha sottolineato che “il Decreto sulle pensioni risponde ad una parte delle attese dei lavoratori, mentre lascia senza risposte questioni rilevanti del sistema previdenziale“. Secondo Proietti:” Quota 100 è certamente un intervento utile per i lavoratori del nord e del settore pubblico, meno per quelli del centro sud e insufficiente per le donne, che raramente raggiungono i 38 anni di contribuzione”.

Il leader sindacale ritiene “positiva  la proroga dell´Ape Sociale e di Opzione donna”, ma precisa che “l’assenza di Quota 41 lascia senza risposta i lavoratori precoci” e che “manca il completamento della salvaguardia degli esodati”. Inoltre, per Proietti: “I lavoratori del settore pubblico sono penalizzati dalla normativa che prevede le modalità dilazionate fino a sette anni per ciò che concerne l’erogazione del tfr” ed aggiunge: “Il decreto vara solo parzialmente la riforma della Governance di Inps e Inail dove va rafforzato il ruolo di indirizzo e vigilanza dei Civ”.

È più che mai necessario affrontare il tema delle future pensioni dei giovani e valorizzare dal punto di vista contributivo la maternità e il lavoro di cura delle donne“, ha affermato Proietti. “Sull´insieme di questi temi, la Uil chiede al Parlamento di introdurre modifiche al decreto Legge e al Governo di aprire un confronto con il sindacato per trovare positive soluzioni per i lavoratori”, ha concluso l’esponente sindacale.

Le soluzioni per gli esodati non salvaguardati

Nel decreto appena entrato in vigore risulta evidente la mancanza di risposte specifiche per la risoluzione definitiva della questione degli esodati non salvaguardati. Elide Aboni, amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”, a proposito dell’iter parlamentare del testo, ha dichiarato: “Da pressioni del Comitato abbiamo avuta garanzia che verranno presentati EMENDAMENTI per gli # esodati”.

Alboni ha precisato che gli esodati esclusi dalle salvaguardie già varate attendono come unica soluzione :”La SANATORIA degli errori della VIII che # sana DIRITTO con i requisiti della vecchiaia a ogni donna dai 20 anni di contributi, che sana i cessati ex mobilitati esclusi, che sana i tanti cessati in quota antefornero, che sana … le categorie tutte che in 8Ava ebbero la gravissima disuguaglianza e quindi l’ esclusione ecc”. Gli esodati non ritengono idonee per la loro tutela soluzioni pensionistiche ideate per altre platee come Quota 100 e l’Ape sociale.

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