Pensione anticipata: ultimi aggiornamenti sulla proroga di Opzione donna

Le ultime novità sulle pensioni anticipate con Opzione donna. Le dichiarazioni di Murelli (Lega) ed il commento di Viscovich.

Riforma pensioni: Opzione donna, Quota 100 ed esodati, le ultime novità

Le ultime novità sulla proroga delle pensioni anticipate con  Opzione donna vengono da Paola Viscovich, amministratrice del gruppo Opzione donna: Le escluse.  L’On. Elena Murelli, deputato della Lega e membro della Commissione lavoro alla Camera ha informato l’amministratrice del gruppo nato in rete che la proposta di legge “Disposizioni in materia di lavoro, occupazione e incremento della produttività”, di cui è primo firmatario non sarà calendarizzata a giugno come previsto. Il motivo dello slittamento del termine fissato è che le Commissioni sono ancora impegnate a terminare il lavoro concernete i decreti in esame e la relativa fiducia. La calendarizzazione è quindi slittata al mese di luglio.

Il testo della proposta di legge non è ancora disponibile, ma il suo contenuto è stato illustrato dall’ On. Murelli in un post. La proposta di legge depositata alla Camera contiene “una serie di interventi tutti tesi a migliorare la crescita e la qualità dell’occupazione: dalle norme di semplificazione della gestione dei rapporti di lavoro e del recupero crediti a quelle volte a incentivare l’occupazione femminile e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, fino a disposizioni per contrastare le cosiddette false cooperative o cooperative spurie”. “Le donne hanno, poi, nuove tutele: agevolazioni Inps per chi le assume e per chi realizza asili nido aziendali”. Per quanto riguarda le pensioni al femminile, Murelli ha parlato di proroga di Opzione donna al 2020. 

Opzione donna: proroga o misura strutturale?

Molte donne esprimono il desiderio che Opzione donna, da misura a carattere sperimentale per le pensioni anticipate al femminile, diventi strutturale. Secondo Paola Viscovich, rendere strutturale Opzione donna non non sarà tecnicamente possibile, “proprio in funzione del fatto che dal 1996 tutto il conteggio ricade nel sistema contributivo”.

Riteniamo che ottenere intanto la proroga al 31/12/19 senza ulteriori novità peggiorative dei requisiti, come già avvenuto, e poi di anno in anno, fin dove possibile, sarebbe già un successo. La gradualità è la cosa che permette al governo di stanziare i fondi che servono in maniera realistica e non mettere a bilancio una spesa a lungo termine suscettibile di variazioni” ha dichiarato Viscovich. “Noi rimaniamo sulla nostra posizione di richiedere al Governo di andare avanti con la prosecuzione della misura, facendo un passo alla volta, senza voli da illusionisti e pertanto ribadiamo che il Gruppo OD le escluse chiede la proroga OD al 31/12/2019, come più volte espresso dal sottosegretario Durigon, e non solo“, ha chiarito l’amministratrice del gruppo Opzione donna: Le escluse. La proroga di Opzione donna al 2019, secondo quanto dichiarato dal sottosegretario al Ministero del Lavoro Durigon, dovrebbe essere stabilita in occasione della Legge di Bilancio 2020.  

“Qui stiamo parlando di previdenza, non di assistenza”

Viscovich ha aggiunto :”Aggiungerei anche che sicuramente, vanno considerati i bisogni di tutti e, ove possibile, accolti. Ma qui stiamo parlando di previdenza, non di assistenza. 35 anni di lavoro, specie con i paletti, le penalità e le restrizioni previste per Opzione Donna rappresentano una soglia ragionevole per l’accesso alla pensione femminile. Sostenere altre formule che magari richiedono un minor numero di contributi e un’età superiore ai sessant’anni, ci sembra francamente, utopistico e da ascrivere ad altri tipi di intervento”.

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