PA, la direttiva sulle performance individuali in continuo cambiamento

La direttiva sulle performance si pone come obiettivo quello di rendere effettivo l'istituto della valutazione delle performance individuali.

Pubblica Amministrazione - Logo

Una pubblica amministrazione attiva, vicina ai cittadini, efficiente ed efficace, che miri a valorizzare il personale, anche attraverso tecniche ed incentivi motivazionali. Pochi giorni fa, il ministro per la P.A. Paolo Zangrillo, ha stabilito, in attuazione della precedente direttiva del mese di novembre, che gli obiettivi al personale vanno assegnati entro febbraio, affinchè l’istituto della valutazione delle performance individuali risulti concreto. Per il ministro la realizzazione degli obiettivi, e quindi la corresponsione degli istituti retributivi a questi collegata, deve essere effettiva. Devono essere chiari, concreti, misurabili e assegnati tempestivamente”, “finalizzati all’incremento dell’efficienza e dell’efficacia del lavoro pubblico”, nonché “aderenti alla specificità dei destinatari e alle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa”.

Rendere effettivo l’istituto della valutazione delle performance individuali

La tempestività nella loro assegnazione è il presupposto, affinché il personale abbia modo e tempo di predisporre gli strumenti organizzativi che ritiene necessari per il loro conseguimento. Qualsiasi sistema di valutazione della performance deve essere infatti improntato innanzitutto alla massima attenzione verso i dipendenti pubblici. Per questo motivo è necessario partire dalle persone ed instaurare meccanismi alla cui base ci sia il merito.

Zangrillo ha ribadito che, quando si misura il merito di una persona non si esprime una valutazione valoriale sulla persona, ma si declina il suo profilo di competenze, di esperienze, il suo potenziale. Valutare il merito significa anche individuare le aree di miglioramento. I sistemi di misurazione devono tenere conto della performance individuale, ma anche di quella dell’organizzazione nel suo complesso. La direttiva pone l’accento sulla necessità di incidere sulla motivazione del personale, sviluppando la capacità di superare gli schemi consolidati, il conseguire i risultati e il “far accadere le cose”.

Uno nuovo contesto operativo per la PA

La valutazione delle performance individuali si innesta in un mutato scenario, che ha trasformato radicalmente l’operato della PA, a tal punto da rendere necessaria la valutazione dell’operato. Con la società moderna ciascun cittadino manifesta una pluralità di esigenze, tra cui quella ricevere servizi di qualità all’altezza delle trasformazioni avvenute all’interno della società, come la rivoluzione digitale. Inoltre, in un contesto in cui lo Stato ha delegato competenze e poteri a soggetti sovranazionali, oltre alle grandi opportunità che questo comporta, c’è il rovescio della medaglia, rappresentato da una serie di condizioni, limiti di spesa e necessari riassetti istituzionali.

Spostare l’attenzione sui risultati

Una P.A. efficace deve essere in grado di riconoscere i bisogni degli utenti ed acquisire le competenze necessarie per rispondere efficacemente. I vincoli di finanza pubblica provenienti da accordi internazionali, il debito pubblico, le crisi economiche, le esigenze di specializzazione hanno determinato un cambio di prospettiva, ed il conseguente mutamento dell’azione della PA, che è passata da una prospettiva incentrata sulla regolarità procedurale ad una orientata alla valorizzazione della qualità del servizio.

Lavoro per obiettivi e valutazione delle performance del personale

Fino a pochi decenni fa, il rispetto delle regole era garanzia del “servizio pubblico”. Oggi questo non basta più. La Norma di riferimento è il D.Lgs. 150/2009 – la cosiddetta “Legge Brunetta”, che stabilisce che ogni amministrazione pubblica è tenuta a misurare e a valutare la performance con riferimento all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti”. La PA moderna segue approcci gestionali, attenti al consumo delle risorse e al raggiungimento dei risultati. Oggi si lavora per obiettivi anche all’interno della PA.

Un netto miglioramento della qualità del servizio offerto

La valutazione della performance è volta al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle Amministrazioni Pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative. Si tratta di una sfida nuova per la PA, con un cambio di prospettiva nell’erogazione dei servizi pubblici. L’obiettivo è la modernizzazione e il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle competenze professionali, lo sviluppo qualitativo delle relazioni con i cittadini, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione, l’efficienza nell’impiego delle risorse e la riduzione dei costi.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news