Decreto pensioni: oltre a Quota 100, ci saranno la proroga di Opzione donna e dell’Ape sociale?

Le ultime novità sul decreto legge che dovrebbe introdurre Quota 100. Il commento di Giacobbe e Ghiselli.

Pensioni 2018: età pensionabile e flessibilità in uscita

Il Vice Premier Luigi di Maio è tornato a parlare di pensioni ieri sera, nel corso di un’intervista a rilasciata alla trasmissione “Stasera Italia”. L’attenzione è rivolta al decreto legge che dovrebbe essere emanato entro il 12 gennaio, con il quale verranno introdotti il Reddito di cittadinanza e Quota 100. Nell’intervista, Di Maio ha precisato che con il decreto verrà disposto anche l’aumento delle pensioni minime a 780. 

Il pentastellato non ha fatto alcun riferimento ad altre misure che fino a poco tempo fa il Governo si è detto pronto ad inserire nel decreto: le proroghe dell’Ape sociale e di Opzione donne ed il blocco dell’aumento dell’aspettativa di vita. L’operato dell’Esecutivo è stato criticato duramente da Anna Giacobbe, ex deputato del Pd, ora funzionario dello Spi Cgil Liguria.

Giacobbe:”Con le aspettative e le ansie delle persone non si deve giocare”

“Quelli che stanno al governo fanno già abbastanza danni; chi li contesta scoprendo ora che esiste il problema delle pensioni, e pontifica non sapendone un granché, fa solo del male alle persone, che vanno sempre più in confusione, e non ci capiscono più niente. Cosa succederà non si sa, inutile accreditare che ci sia già qualcosa di definito: che sia per lodare o per screditare, non va bene lo stesso. Nella legge di bilancio ci sono solo alcuni miliardi, con cui qualcosa si potrà fare; non tutto quello che è stato promesso, niente affatto. Ma qualcosa si farà”, ha osservato Giacobbe in un post.

“Con le aspettative e le ansie delle persone non si deve giocare. Per questo è inqualificabile la propaganda dei ministri e dei sottosegretari che illudono o parlano a vanvera: ecco, non aiutateli giocando a chi la spara più storta”, ha sottolineato la sindacalista.

Un errore non confrontarsi con le parti sociali

“Sarebbe un errore se il governo procedesse, anche in questa circostanza, senza un preventivo confronto con le organizzazioni sindacali, ignorando le proposte che unitariamente abbiamo da tempo formulato”, ha dichiarato Roberto Ghiselli, segretario nazionale della Cgil, a proposito dell’emanazione dell’atteso decreto pensioni. “Se le anticipazioni fossero attendibili, ci troveremmo di fronte ad una misura previdenziale temporanea, che si esaurirà in un triennio e che non potrà essere definita Quota 100 perché il requisito dei 38 anni di contributi per l’anticipo pensionistico rimarrebbe vincolante a prescindere dall’età”, ha precisato il leader sindacale.

Secondo la Cgil,  in ogni caso, Quota 100 “non avrebbe nulla a che vedere con la cancellazione della legge Fornero che, al contrario, resterebbe in vigore integralmente e che, anche nei prossimi tre anni, non migliorerebbe le condizioni di gran parte delle persone, soprattutto per chi ha fatto lavori discontinui e gravosi, le donne, i lavoratori precoci”. “Si sta parlando di misure, alcune anche condivisibili, che comunque da sole non sono una riforma organica e socialmente sostenibile del sistema previdenziale italiano”, ha sottolineato Ghiselli.

“Vorremmo inoltre capire”, ha proseguito il sindacalista, “se il decreto conterrà effettivamente la proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna, e un intervento risolutivo per gli esodati”. “Rispetto all’ipotesi di un blocco dei 5 mesi di incremento dell’aspettativa di vita per le pensioni anticipate, se questa misura venisse accompagnata da un sistema di finestre d’uscita esteso anche a queste pensioni verrebbe annullato quasi del tutto il beneficio e sarebbe una ulteriore promessa non mantenuta”, ha concluso.

Non esistono solo Quota 100 e Reddito di cittadinanza

“È sconcertante constatare che questo Governo è concentrato solo su Pensioni e Reddito di Cittadinanza, come se giovani/scuola/lavoro non fossero determinanti per la crescita e il futuro del nostro paese”, ha osservato Antonello Obinu, amministratore del gruppo “Lavoro e pensioni: Problemi e soluzioni”.

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