Amnistia e carceri, le visite dei Radicali ad Augusta e a Sanremo

I Radicali stanno effettuando una serie di visite nelle carceri italiane, evidenziandone luci ed ombre. Recentemente sono stati ad Augusta ed a Sanremo.

Venerdì Santo, 7 aprile 2023 lo speciale di A sua immagine su Rai 1

I Radicali stanno effettuando una serie di visite nelle carceri italiane, evidenziandone luci ed ombre. Il carcere di  Brucoli ad Augusta presenta diversi punti di forza. Gli educatori e gli agenti di polizia penitenziaria svolgono il loro lavoro con diligenza e professionalità, ed inoltre i detenuti possono contare su diverse attività lavorative, di formazione e di svago. I detenuti possono avere accesso a diverse attività: possono fare sport in palestra o nel campo di calcio, dedicarsi alla lettura in biblioteca di libri classici, moderni, scientifici, possono dedicarsi al teatro e all’informatica.

I punti di luce del carcere di Augusta sono tanti, ma non mancano le carenze, dovute sopratutto alle pecche del sistema carcerario italiano. Problematiche ci sono soprattutto in campo sanitario, e maggiori disagi sono vissuti dai malati psichiatrici.

Sanremo, i Radicali visitano il carcere e inviano un appello al ministro Bonafede.

I Radicali hanno visitato anche il carcere di Sanremo, e sono stati guidati nell’ispezione dal direttore Francesco Frontirré e dal comandante del Corpo di Polizia Penitenziaria Orlandi. Il carcere di Sanremo presenta alcune gravi criticità; il numero di agenti di polizia penitenziaria è nettamente insufficiente rispetto al numero dei detenuti presenti nella struttura.

Ciò rende le condizioni di vita estremamente difficili sia per gli agenti che per i detenuti, ma migliorando questi elementi si potrebbe rendere il carcere della cittadina ligure un modello da seguire. Qui, infatti, vi sono molte positività, quali il lavoro dell’azienda manifatturiera interna, diverse strutture in cui si può fare sport, ampi spazi per i colloqui.

I Radicali criticano il pensiero del nuovo ministro della giustizia Alfonso Bonafede, di cui non condividono l’idea di voler promuovere la rieducazione dei detenuti esclusivamente all’interno della struttura penitenziaria. “Venga con noi a visitare le carceri prima di far proposte che, se attuate, avrebbero come risultato l’esatto contrario di ciò che dice di voler ottenere. Sostenere, infatti, di poter garantire la rieducazione del detenuto esclusivamente all’interno delle strutture carcerarie – ha mai studiato le statistiche sulle recidive? – significa non avere un minimo di cultura del diritto, della legge, della giustizia e della realtà”, sostengono i Radicali.

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