Una nuova tragedia si è verificata nelle carceri italiane, stavolta a San Gimignano. Qui un agente di polizia penitenziaria si è tolto la vita, sparandosi con la pistola d’ordinanza nella sua auto in sosta nel parcheggio della struttura carceraria. Prima di spararsi, l’uomo aveva chiuso le portiere della sua auto con le sicure. Sono in corso delle indagini, ma ancora non si conosce il motivo che ha portato l’agente a compiere l’estremo gesto.
A dare la notizia della tragedia è il segretario generale del Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capece: “Sembra davvero non avere fine il mal di vivere che caratterizza gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei quattro Corpi di Polizia dello Stato italiano. Se è importante evitare strumentalizzazioni è fondamentale e necessario è comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso l’attività lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere dal poliziotto”.
Le ultime news dal mondo delle carceri, il pensiero del Sappe va ai familiari dell’agente che si è tolto la vita a San Gimignano.
Capece ricorda che negli ultimi 3 anni si sono suicidati più di 55 poliziotti, e se si conta dal 2000 sono più di 110 gli agenti che si sono tolti la vita. “Quel che è certo è che sui temi del benessere lavorativo dei poliziotti penitenziari l’Amministrazione Penitenziaria continua ad essere in grave affanno e in colpevole ritardo, senza alcuna iniziativa concreta. I poliziotti continuano a suicidarsi, l’Amministrazione Penitenziaria non mette in campo alcuna concreta iniziativa per contrastare il disagio lavorativo e dare un sostegno psicologico a chi è in prima linea nelle carceri”, conclude Capece, che manda un pensiero a tutti i familiari della vittima.
