Amnistia e carceri, le ultime news ad oggi: un detenuto evade dal carcere di Siena

Un detenuto, ristretto nel carcere di Siena, non ha fatto rientro nella struttura penitenziaria dopo aver ottenuto un permesso premio.

Amnistia e carceri, le ultime news ad oggi: un detenuto in semilibertà si droga nel ristorante in cui lavora

Un detenuto, che stava scontando la pena per furto nel carcere Santo Spirito di Siena, ha ottenuto un permesso premio, ma alla scadenza di questo non ha fatto ritorno nella struttura penitenziaria. A darne notizia è Donato Capece, il segretario generale del Sappe il sindacato di polizia penitenziaria. Capece lancia un appello al detenuto: la sua è un’evasione, e se non si presenta nel più breve tempo possibile ci possono essere ripercussioni anche gravi. Il detenuto, a quanto si apprende, non solo aveva beneficiato di un permesso premio, ma era anche stato ammesso al lavoro esterno alla struttura carceraria, e dunque usciva alle 8 del mattino e rientrava alle 21.  Donato Capece fa sapere che sono già in corso operazioni di polizia per rintracciare il detenuto evaso.

Le ultime news dal mondo delle carceri ad oggi: l’appello di Capece al ministro Bonafede ed al capo dell’Amministrazione penitenziaria Basentini.

Capece fa un bilancio del 2018, e questo non appare per nulla positivo. Nei primi sei mesi di quest’anno si sono verificate ben 60 evasioni dagli istituti penitenziari: 27 in seguito a permessi premio, 17 non si sono presentati dopo l’internato, 7 sono fuggiti in regime di semilibertà, 7 effettuavano il lavoro esterno, e 2 sono evasi dalle carceri. È anche da considerare, però, che il numero di detenuti che beneficia di queste soluzioni alternative o di permessi sono molto elevati: nel 2017 sono stati concessi 34.105 permessi premio, e di questi beneficiari sono evasi solo in 36,  cioè lo 0,1%.

Il mondo delle carceri, in ogni caso, aspetta la riforma di un sistema che non regge più. Capece ricorda come “ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del corpo in servizio negli istituti penitenziari, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato. Il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso, e le costanti e continue evasioni ne sono la più evidente dimostrazione. Ci aspettiamo provvedimenti concreti dal ministro della Giustizia Bonafede e dal capo dell’Amministrazione penitenziaria Basentini”.

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