Amnistia e carceri, le ultime news ad oggi: a Firenze soppressa l’ora d’aria

Nel carcere fiorentino di Sollicciano è stata sospesa l'ora d'aria a causa di un crollo che ha provocato la chiusura, per ragioni di sicurezza, dei tredici passeggi interni.

Nel carcere fiorentino di Sollicciano è stata sospesa l'ora d'aria a causa di un crollo che ha provocato la chiusura, per ragioni di sicurezza, dei tredici passeggi interni.

Nel carcere fiorentino di Sollicciano è stata sospesa l’ora d’aria a causa di un crollo che ha provocato la chiusura, per ragioni di sicurezza, dei tredici passeggi interni. A parlare della situazione è Massimo Lensi dell’Associazione Progetto Firenze, che spiega come i detenuti siano costretti a restare all’interno delle proprie celle per tutto il giorno, nonostante la grande afa di questi giorni vicini al ferragosto.

Lensi spiega che nel carcere di Firenze “Qualsiasi alterazione alla difficile vita quotidiana provoca un’inevitabile reazione. A volte imprevedibile. Già i percorsi di rieducazione e risocializzazione sono difficili nel carcere fiorentino, ma è certo che l’ulteriore aggravamento delle sue condizioni strutturali non aiuta né i detenuti, né la direzione, né il corpo della polizia penitenziaria né gli operatori”.

Massimo Lensi spiega come Progetto Firenze intende chiedere alle autorità competenti di intervenire in maniera celere per risolvere il problema e per ripristinare l’ora d’aria, la cui assenza diviene pesante come un macigno in particolar modo adesso che è estate. Quest’anno se i detenuti hanno potuto gioire per l’arrivo dei ventilatori, adesso penano per la soppressione dell’ora d’aria: “Ogni estate per il carcere di Sollicciano è un problema”, afferma Lensi.

Carcere di Firenze, l’appello di Grassi.

La chiusura dei corridoi e la conseguente soppressione dell’ora d’aria è un gravissimo problema che può avere gravi ripercussioni sia per i detenuti che per il personale che lavora nel carcere. Ad intervenire ed a parlare della questione è anche Grassi (Frs): “Chiediamo quindi a Comune, Regione e istituzioni carcerarie di attivarsi immediatamente per risolvere la situazione che stanno vivendo uomini e donne, recluse per i loro reati, ma a cui è riconosciuto il diritto di quattro ore al giorno poter uscire. Al Comune ricordiamo che il carcere è parte del nostro territorio e come tale chi vi è recluso ha diritto all’attenzione dell’amministrazione comunale in questi momenti. Non è certo nuovo il problema strutturale al carcere di Sollicciano, ma non può neppure essere la scusa per paura di non saper gestire adeguatamente la sorveglianza, che già deve subire una drastica riduzione rispetto all’organico e il cui personale risulta minore nel periodo estivo, per sottrarre un diritto ai detenuti e obbligarli a rimanere nei pochi metri quadrati a disposizione nelle celle con questo caldo torrido”.

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