Amnistia e carceri: aggrediti gli agenti di polizia penitenziaria a Ferrara e a Vibo Valentia

Nuove aggressioni ai danni della polizia penitenziaria si sono verificate nelle carceri italiane, stavolta a Ferrara e a Vibo Valentia.

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Un nuovo episodio di violenza si è verificato nelle carceri italiane, stavolta a Ferrara. Qui un detenuto di origine nigeriana ha aggredito ben cinque agenti di polizia penitenziaria. Portati subito al pronto soccorso, la prognosi per gli agenti è fino a cinque giorni a causa delle contusioni e delle ferite riportate.

A commentare e a rendere nota la notizia sono Il segretario generale aggiunto del Sappe Giovanni Battista Durante, ed il segretario nazionale Francesco Campobasso: “Non è accettabile che la polizia penitenziaria continui a subire aggressioni, servono iniziative concrete per risolvere questo fenomeno”. Per dire basta alle continue aggressioni il Sappe, dopo aver manifestato a Firenze giovedì scorso, sarà a Milano davanti al carcere di San Vittore martedì 2 ottobre.

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Anche nel carcere di Vibo Valentia si sono verificate delle aggressioni, negli ultimi giorni, ai danni del personale di polizia penitenziaria. Qui un detenuto di origine marocchina ha aggredito tre agenti di polizia penitenziaria. A renderlo noto sono il segretario nazionale del Sappe Damiano Bellucci ed il segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante, che fanno sapere come il detenuto sia già noto per comportamenti violenti: “Sembra che si tratti dello stesso detenuto, a rischio radicalizzione islamica che nello scorso mese di giugno ha aggredito il comandante della polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia”.

Il sindacato commenta che “Non è accettabile che la polizia penitenziaria continui a subire aggressioni senza che l’amministrazione metta in atto iniziative concrete, dimostrando un’inversione di tendenza rispetto al passato. Se ci fossero le condizioni sarebbe opportuno che il detenuto, ormai plurirecidivo, venisse espulso e mandato a scontare la pena nel suo paese”.

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